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Avanti Cesena
Per quanto sia da stigmatizzare la scena vista domenica scorsa a Gubbio, con i bianconeri coinvolti in una rissa a partita terminata e la successiva espulsione finale di Pasquato (Gubbio) e Capellini (Cesena), sono da rilevare ben tre note positive per questa domenica. La prima è la vittoria (2 a 1): è vero, il Gubbio è una squadra modesta, ma dopo la batosta rimediata in casa con la Feralpi era necessario agguantare i tre punti per potersi presentare con un minimo di serenità nel match casalingo contro il Fano.
La seconda è la fluidità della manovra bianconera: il Cesena sarà ancora una squadra piuttosto informe, con molte cose da sistemare e che dovrà crescere ancora di molto per potersi togliere qualche soddisfazione (a partire dal portiere Satalino, oltremodo insicuro…). Però quando la palla gira, con appena qualche passaggio da contarsi sulle dita di una mano, il Cavalluccio riesce sempre a mettere un uomo in condizione di segnare. Va bene: il Gubbio non sarà il Sudtirol, ma con il gioco maschio che gli umbri mettono in campo non sarà facile per nessuno passare con facilità tra quelle maglie di ferro.
Il terzo e ultimo fatto positivo sta proprio nella zuffa a fine partita. Per quanto si tratti, e lo ripeto per la seconda volta, di una scena da biasimare, quella lotta ha dimostrato un attaccamento alla maglia finalmente di gruppo, un aspetto lontano dal cuore mercenario con cui negli ultimi anni si è troppo volte visto giocare alcune pedine fondamentali del Cesena. Quando questo stesso atteggiamento verrà intelligentemente usato come rabbia sportiva e desiderio di dare tutto il meglio di sé in campo, vedremo il vero Cesena di cui, per ora, abbiamo solo un abbozzo. La strada è lunga, ma ci sarà da divertirsi. Avanti Cesena.