Cesenatico
Bagnini. Anno nuovo e stagione nuova, ma vita complessa per gli operatori in divisa rossa
Divieto di svolgere la professione agli under 18 e di nuovi brevetti agli over 50
Con l’entrata in vigore del decreto 85 del 29 maggio 2024, già dallo scorso luglio, la formazione per il rilascio dei brevetti di bagnino di salvamento si fa più complessa. I corsi della Società nazionale di salvamento sono sospesi, a Cesenatico molte richieste in attesa.
Formazione ora affidata solo a Fin-Coni
Aprendo in questi giorni il sito della Cooperativa stabilimenti balneari di Cesenatico non si trova l’avviso che normalmente figurava in gennaio per la partenza del corso per bagnino di salvataggio.
La campagna per il rinnovo dei brevetti scaduti o in scadenza il 31 dicembre 2024 è temporaneamente sospesa, si legge anche su salvamento.it., a seguito dell’entrata in vigore lo scorso luglio del decreto 85 del 29 maggio 2024, che nell’individuare i soggetti autorizzati alla tenuta dei corsi di formazione al salvamento, restringe la rosa da tre a un solo ente ovvero la Federazione italiana nuoto (Fin-Coni). Sono rimasti quindi a bocca asciutta la Società nazionale di salvamento, per la cui sezione di Cesenatico è delegata la Cooperativa Stabilimenti balneari, e la Fisa, Federazione italiana salvamento acquatico.
La Sns, spiega il delegato Simone Battistoni, fa salvamento dal 1871, anno della fondazione. Alle spalle ha 150 anni di storia in fatto di salvamento. L’autorizzazione a rilasciare i brevetti è stata riconosciuta successivamente a Fin e quindi a Fisa.
Oggi di fatto sembra verificarsi una situazione di monopolio, all’estremo opposto di quanto poteva accadere poco meno di dieci anni fa con il Decreto 206 del 2016 (il cui regolamento no né però mai entrato in vigore) che invece liberalizzava in modo quasi selvaggio la formazione.
Divieto per i minorenni di svolgere la professione, nuovi brevetti solo fino ai 50 anni
La restrizione rispetto agli enti formatori non è l’unica novità del decreto, che introduce per esempio il divieto per i minorenni di esercitare la professione (possono però formarsi e prendere il brevetto) e agli over 50 di avviarsi (possono esercitare però i “vecchi” già in possesso di brevetto).
Cosa succederà ora, anche solo pensando a Cesenatico dove sono almeno 65 le persone impiegate nei salvataggi in mare, senza contare chi lavora nelle piscine? La stagione è alle porte e un corso di formazione richiede qualche mese di lavoro… “Non lo sappiamo – afferma Battistoni -. Certamente Fin non riuscirà a formare tutti gli addetti di cui c’è bisogno”.
Cosa succederà?
Avete preso qualche iniziativa in proposito? “Abbiamo depositato ricorso al Tar e attendiamo di vedere gli sviluppi ma contavamo sinceramente in una modifica della norma che ci avesse permesso di partire. Ad oggi però non ci sono novità”. Avete richieste di corsi? “Tantissime. Abbiamo detto ai ragazzi di aspettare. Certamente qualcuno si rivolgerà alla Fin, di cui non contesto la qualità del lavoro. Ma gli altri formatori sono altrettanto preparati. Mi chiedo però perché, a quale criterio risponde questa legge? Tutti i corsi sono tenuti da formatori competenti. Noi come Sns, in collaborazione con gli istituti scolastici superiori, avevamo anche attivato il corso di salvamento negli orari di scolastici. Una formazione che durava tutto l’anno, nelle ore di scuola, a prezzo veramente conveniente, che permetteva ai ragazzi di portarsi a casa il brevetto. È capitato in un anno di rilasciare 63 brevetti”.