Cesena
Band, festival e radio, i cesenati e la musica dagli anni ’80 ad oggi
I cesenati? Un popolo di musicisti. E’ questo il dato che viene fuori dalla pubblicazione del libro “Universi Sonori” realizzata a cura dell’associazione l’Aquilone di Iqbal grazie al meticoloso lavoro di analisi e di ricerca svolto dall’ideatrice Cinzia Valzania e dalle esperte Carlotta Benini e Giulia Rossi. Il libro, che verrà presentato ufficialmente sabato 16 febbraio a partire dalle 21 al Vidia Club di San Vittore in una serata evento che vedrà protagonisti le storiche band cesenati, rappresenta un vero viaggio a ritroso nella Cesena musicale degli anni ’80. Un percorso ricostruito grazie alle foto di archivio raccolte dai diretti interessati e da testimonianze di coloro che un tempo studenti si sono poi avvicinati al mondo delle band e della musica con estrema passione.
“Non è stato facile reperire tutto il materiale, ma è stato un lavoro divertente ed emozionante”, ha spiegato Giulia Rossi nel corso della conferenza stampa di presentazione del volume che sarà acquistabile nelle librerie Coop e Mondadori di Cesena oppure presso la sede dell’Aquilone di Iqbal a Bagnile di Cesena. Inoltre, alla serata evento di sabato 16 febbraio e alla pubblicazione, dal 3 al 31 marzo si aggiungerà la mostra grafica e fotografica “L’Underground a Cesena negli anni ’80 e ’90” che verrà allestita alla biblioteca Malatestiana.
Se i cesenati degli anni ’80 e ’90 erano un popolo di musicisti e di rockettari che si ritrovavano al Carisport, al Vidia Club o al Magazzino Parallelo, oggi la realtà non è mutata del tutto. Stando infatti a uno studio effettuato da “Adagioassai” gli adolescenti cesenati del 2000 ascoltano musica spesso prediligendo i generi rap e pop e senza trascurare le nuove proposte musicali lanciate in radio. “Chi ama la musica la respira sin da bambino in famiglia”, ha spiegato M. Luisa Battistini, co-autrice dello studio statistico, chiarendo che il ruolo della scuola invece non sembra influire sulla motivazione al fare musicale. “Determinanti invece – ha proseguito Battistini – sono le strade e le piazze cittadine che ancora oggi risultano tra i principali luoghi di aggregazione artistica e musicale”.