Dalla Chiesa
Beatissima vergine madre di Dio
Ricordiamo tutti, perché è un brano letto e riletto, il passo di Luca 1,26-38, in cui il celeste messaggero di Dio portò a una vergine, promessa sposa di Nazareth, la notizia che Dio l’aveva prescelta fin dalle origini a essere Madre di Gesù, il Figlio di Dio. Lei, amata da sempre, ripiena della Grazia di Dio, Arca della Alleanza, Tabernacolo vivente…
Maria Madre di Dio, dogma che per essere accettato ha avuto bisogno di riunire 200 vescovi, teologi, biblisti in un Concilio ad Efeso, in Asia minore, nel 431, richiesto dall’imperatore Teodosio II, per proclamare che “la persona di Cristo è una, umana e divina e che la santissima Vergine deve essere riconosciuta e venerata da tutti quale vera Madre di Dio”.
I cristiani di Efeso all’avvenuto riconoscimento intonarono canti trionfali, illuminarono a giorno la città. Per preparare un trionfo colossale alla Vergine Maria e perpetuarne il ricordo dell’avvenimento aggiunsero alle parole dell’Ave Maria: “Santa Maria Madre di Dio, prega per noi peccatori, adesso e nell’ora della nostra morte”.
Da quel giorno santo milioni di persone recitano ogni giorno e più volte questa preghiera e riconoscono a Maria la gloria di Theotokos, Madre di Dio nella lingua degli Efesini (gli ospitanti del Concilio), che un eretico, Nestorio, aveva preteso di negare. Non dobbiamo dimenticare che prima di generare il Figlio di Dio nella carne, Maria santissima lo ha generato nel suo cuore (sant’Agostino).