Dalla Chiesa
Benedetto XVI: monsignor Gänswein, “gli dissi di ridurre gli impegni ma di non rinunciare, lui rispose che aveva già deciso”
“La mia reazione immediata [quando ho saputo della sua decisione] è stata di dirgli: ‘Santo Padre è impossibile, questo non è possibile (…) si deve e si può pensare a ridurre gli impegni. Ma lasciare, rinunciare è impossibile…’. Mi ha lasciato parlare. E poi ha detto: ‘Può immaginare che ho pensato, ho riflettuto, ho pregato, ho lottato. E questa è una decisione presa, che voglio comunicare a lei, non è una tesi da discutere, non è una quaestio disputanda. È deciso. E lo dico a lei, adesso non deve dirlo a nessuno”. Così monsignor Georg Gänswein, segretario personale di Benedetto XVI nell’intervista esclusiva rilasciata prima della scomparsa del Papa emerito (il 15 dicembre, in Vaticano) a Ezio Mauro per il nuovo programma di Rai Approfondimento e Stand by me “La Scelta”.
L’intervista sarà trasmessa nel giorno dei funerali di Benedetto XVI, giovedì 5 gennaio, in seconda serata su Rai3. Un racconto della decisione che ha cambiato per sempre la storia del pontificato attraverso la voce dell’uomo che è stato al fianco di Joseph Ratziger per 19 anni, durante il pontificato e dopo le dimissioni, fino alla sua morte. Attraverso le parole di padre Georg – da 38 anni al servizio della Chiesa, arcivescovo di Urbisaglia, prefetto della Casa Pontificia, segretario di Joseph Ratzinger dal 2005 – Ezio Mauro ripercorre la storia di papa Benedetto XVI, dall’elezione agli scandali, fino al momento più coraggioso e controverso della storia del pontificato, la scelta di rinunciare al papato.
Il racconto è arricchito dalle testimonianze di Alberto Melloni, storico del Cristianesimo che nella puntata analizza gli effetti dello scandalo Vatileaks sul pontificato di Ratzinger, di Agostino Paravicini Bagliani, storico della Chiesa ed esperto delle tradizioni cristiane e del mondo papale dai tempi di San Pietro fino a oggi, e della giornalista Giovanna Chirri, che al tempo della rinuncia di Ratzinger lavorava per l’Ansa e fu la prima a comprendere la dichiarazione di Benedetto XVI dando la notizia al mondo.