Cesena
Blocco della flessibilità per i dipendenti in casa Technogym
Immediato blocco della flessibilità e dello straordinario e un pacchetto di otto ore di sciopero a sostegno della trattativa per il rinnovo del contratto aziendale. Primi scossoni per casa Technogym, che per non aver preso parte all’incontro previsto il 23 marzo con le Organizzazioni Sindacali, oggi ne raccoglie le dure conseguenze. “Avremmo dovuto discutere di contratto integrativo aziendale nella sua fase più avanzata dopo un susseguirsi di incontri che vedevano nella giornata del 23 marzo un momento decisivo per la trattativa in corso. L’incontro era stato fissato da tempo e l’azienda ha ben pensato di rendersi indisponibile comunicandolo il giorno prima e senza calendalizzare un nuovo incontro a stretto giro”, avvertono Fim-Fiom-Uilm e la Rsu, che in questo pomeriggio hanno tenuto un’assemblea sindacale con i rappresentanti dei 700 dipendenti del polo Cesenate dell’impero fondato da Nerio Alessandri (in foto).
“Abbiamo illustrato ai dipendenti – sottolineano al Corriere Cesenate Mauro Spazzoli, Roberto Ferrari e Davide Drudi – i motivi per cui abbiamo convocato l’assemblea e il nostro disappunto nei riguardi dell’azienda che ha fatto saltare l’incontro senza preavviso e con motivazioni deboli e funzionali a un altro tipo di strategia che mette in primo piano i profitti e non gli interessi dei lavoratori”.
“Abbiamo chiesto il mandato per la proclamazione dello stato di agitazione: da domani ci sarà il blocco della flessibilità positiva, ovvero in Tecnhogym si fanno ore in più di lavoro dal lunedì al venerdì e si recupera successivamente quando c’è un calo di lavoro. Da domani il dipendente sarà autorizzato a lavorare 8 ore e poi sarà libero di andare a casa. Nel caso in cui l’azienda gli chiederà un’ora in più di flessibilità o di straordinario il dipendente potrà astenersi. Inoltre, è stato proclamato un pacchetto di 8 ore di sciopero che sarà gestito dalla rappresentanza sindacale all’interno dell’azienda. Ore che prenderanno corpo nel momento in cui al prossimo incontro con l’azienda non ci saranno passi in avanti.