Caporalato e lavoro in nero in provincia, sanzioni e denunce

I Carabinieri del Nil (Nucleo ispettorato del lavoro) di Forlì-Cesena, con l’ausilio dei militari del Comando provinciale di Forlì-Cesena hanno intensificato i controlli nel settore agricolo. Lo rende noto il Comando provinciale che specifica che le attività sono finalizzate a prevenire e reprimere i fenomeni del caporalato, dello sfruttamento del lavoro e di quello sommerso e a verificare il rispetto della normativa sulla tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori nei luoghi di lavoro. L’attività ispettiva, in particolare, è stata finalizzata alla verifica della regolare occupazione dei lavoratori impiegati nel settore e al rispetto delle norme in materia di sicurezza, salute e igiene sui luoghi di lavoro.

Gli esiti delle verifiche svolte sull’intero territorio provinciale hanno consentito di individuare in tutto sette lavoratori in nero, nonché inadempienze in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro.

In particolare, i Carabinieri fanno sapere che sono sei i lavoratori in nero individuati nel territorio cesenate, operanti in tre diverse aziende agricole, i cui titolari sono stati sanzionati. Un datore di lavoro è stato denunciato per non aver assolto agli obblighi di sorveglianza sanitaria e per non aver fornito i previsti dispositivi di protezione individuale ai propri dipendenti.

Nel complesso sono stati deferiti all’autorità giudiziaria quattro datori di lavoro, sono stati emessi tre provvedimenti di sospensione dell’attività imprenditoriale a carico di altrettante aziende agricole e sono state elevate sanzioni per un importo di oltre 40.000 euro.

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