Cesena
Carlo Verona: “Con la mascherina, ma io ci voglio andare a teatro e a vedere le mostre”. Bonci chiuso fino a novembre, per lavori
Il teatro Bonci ha riaperto, lunedì e ieri, ma ora viene di nuovo chiuso. Stavolta per lavori e non a motivo del Coronavirus. “Gli interventi di manutenzione erano già programmati da tempo – dice l’assessore alla cultura, Carlo Verona -. Si sarebbero potuti fare prima, se non ci fosse stato il blocco causato dal Covid-19. Metteremo mano a tutte le sedute, per quel che riguarda la tappezzeria. Poi con altri di falegnameria sistemeremo le porte dei palchi ai quali verrà rifatta la tinteggiatura e saranno sistemati gli stucchi. Si tratta di un intervento già finanziato. I lavori andranno avanti fino a novembre”.
“Quella di ieri sera – prosegue Verona – è stata una riapertura simbolica -. È stato allestito il palco. Bellissimo, ma che tristezza sconfinata la platea e i palchi vuoti. Cinquanta persone presenti dicono di una situazione precaria, sui 750 disponibili. Comunque abbiamo voluto dare un segnale forte. Il teatro c’è. Poi riapriremo con 200-250 posti disponibili? Ancora non si sa con esattezza. Che peso avranno da un punto di vista della fruizione culturale? E da quello economico? Sono tutte questioni aperte. E sul programma della prossima stagione in questo momento non siamo in grado di anticipare nulla”.
L’estate in città, assessore, come si preannuncia?
Proprio stamattina ci siamo trovati in Malatestiana per la programmazione degli spettacoli estivi. È certo che Piazze di cinema non si terrà. Non c’è stato il tempo per programmarlo. Ok invece per l’arena San Biagio nella quale dovremmo avere circa 200 posti disponibili. Tenendo presente che nelle scorse stagioni le presenze erano tra le 120 e le 180, direi che ci siamo. Via libera anche per il chiostro di San Francesco, con i posti che dovrebbero essere tra i 110 e i 150. Avremo una programmazione per luglio e agosto. La Regione ci ha messo in contatto con l’orchestra Toscanini. Con loro avremo due serate: una volta con 11 elementi e un’altra con 15. Poi ancora l’attore cesenate Roberto Mercadini, gli Amici della musica, e altri ancora.
Ce la faremo?
Di certo la stagione non avrà il peso degli scorsi anni, viste tutte le limitazioni in essere. Cliciak si farà con più fotografi degli scorsi anni. Questo è un bel segnale di incoraggiamento. E sarà all’ex pescheria. Alla galleria del Ridotto ci sarà la mostra su Federico Fellini. Altre programmazioni si terranno alla Rocca e altre ancora a Villa Silvia che potrebbe essere inserita in Borgo sonoro, altra rassegna su cui si sta ancora ragionando. Le dico che mi piacerebbe se si potesse fare un’unica presentazione di tutti questi eventi.
Si nota molto fermento…
Facciamo fatica a dire: siamo pronti per domani… ma la volontà c’è tutta. Stiamo procedendo per dare vita all’estate. Sarà più agosto che non luglio, visti i tempi stretti rimasti.
Il pubblico parteciperà?
Al momento a me non risulta chiaro. La gente ha voglia di uscire, come si può notare di sera, in centro storico, ma rimane il dubbio sugli spettacoli. Per noi si tratta di una sfida. Da affrontare, comunque. È sconfortante l’incertezza che ci ha lasciato il Coronavirus. Abbiamo riaperto l’aula del Nuti della Malatestiana. Il primo giorno ho visto il primo visitatore, uno da solo.
Infine, quindi?
Bisogna cercare di convivere al meglio. Osservando un po’ di regole, si può fare tutto. Questo periodo di forzata clausura ci è servito per pensare, riflettere, studiare. Mi farebbe piacere che quanto abbiamo inteso in questo mesi, ora non venisse dimenticato. Più sobri, ritmi più blandi. Sarebbe già tanto.