Cesena
Casa della Musica, inizia il ‘concerto’ dei lavori
Dalla scienza informatica a quella musicale. Dal linguaggio Linux a quello delle note. Palazzo Mazzini-Marinelli diventerà la futura “Casa della musica” – a partire dall’autunno 2024 in una previsione ‘a spanno’ tendente all’ottimismo – e ospiterà il conservatorio statale “Bruno Maderna” e l’istituto musicale “Arcangelo Corelli”.
Inizieranno a metà maggio i lavori nell’edificio dalle ampie metrature che ha l’ingresso in via Sacchi, a poche decine di metri dalla Biblioteca Malatestiana, e si affaccia su via Chiaramonti e via Pasolini. Lo storico palazzo dal 1990 e fino a tre anni fa ha ospitato la facoltà di Informatica del Campus universitario di Bologna, ora trasferito nei nuovi edifici all’ex Zuccherificio. E ancora prima, era sede di una scuola.
Il primo e secondo stralcio dei lavori, per un valore di un milione e 200mila euro finanziati dall’Unione europea, riguardano l’efficientamento energetico, con la sostituzione degli infissi, l’isolamento termico e l’installazione di un impianto di riscaldamento a pompa di calore. Si tratta del primo stralcio del più ampio intervento di restauro e risanamento conservativo dell’edificio di proprietà del Comune, con riqualificazione degli spazi interni e delle facciate.
Palazzo Mazzini-Marinelli è un signorile immobile su tre piani, con un ampio cortile interno delimitato da archi a tutto sesto “che ben si presta a ospitare eventi, prove d’orchestra aperti alla cittadinanza e appuntamenti culturali – sottolinea l’assessore alla cultura del Comune di Cesena Carlo Verona -. Portando in questi spazi così generosi e congeniali le prestigiose istituzioni musicali del conservatorio e del “Corelli”, la città si aprirà a nuove opportunità di formazione musicale. Sarà un luogo dedicato alla musica”.
Al piano terra dell’edificio sarà allestita una caffetteria a servizio degli studenti fuori sede, visitatori e ospiti. Le aule di musica di insieme, jazz e percussioni sarà al piano terra, nell’ala rivolta verso vicolo Pasolini, in posizione strategica dall’accesso autonomo: le spesse murature perimetrali già favoriscono il contenimento acustico che sarà incrementato con opportuni ‘contenimenti’ verso l’esterno. Le aule didattiche saranno al primo piano e l’attuale aula magna sarà attrezzata come auditorium musicale con capienza di circa 100 persone. Alcuni ambienti saranno in condivisione fra i due istituti, come l’aula polivalente e la sala prove al primo piano, che potrebbe essere allestita per ospitare saggi ed eventi musicali aperti al pubblico. Le numerose sale che fino a tre anni fa ospitavano i corsi universitari, rimosse le pareti divisorie, ospiteranno l’archivio musicale aperto alla consultazione. “Sarà mio impegno unire i due archivi musicali del ‘Maderna’, dal tratto più moderno, con quello del ‘Corelli’ che vanta alcuni pezzi unici poco valorizzati. Una catalogazione moderna renderà tutto il patrimonio fruibile, con un ingresso indipendente a facilitare la frequentazione dei cittadini e non solo degli studenti”, ha specificato alla conferenza stampa ‘itinerante’ di questa mattina la direttrice del conservatorio Laura Pistolesi.
Sono 300 gli studenti che frequentano il conservatorio musicale “Bruno Maderna”, oggi con sede a palazzo Guidi. Di questi, il 20 per cento sono stranieri provenienti da 30 diversi Paesi. E circa 230 i bambini, ragazzi e adulti che frequentano i corsi del “Corelli”. Una quindicina i musicisti professionisti che collaborano stabilmente con il “Maderna”. “I musicisti arrivano a Cesena da grandi città e da tutto il mondo. Qui restano incantati dalle varie espressioni culturali che respirano in ogni angolo della città. E anche il conservatorio avrà una sede più consona alle attuali esigenze”, ha sottolineato la Pistolesi.
La realizzazione della “Casa della Musica” avrà un costo di circa 5 milioni di euro, di cui un milione messo a bilancio dal Comune di Cesena per la parte architettonica. “La parte progettuale è completata e siamo al lavoro per intercettare opportunità dal Pnrr – ha specificato il sindaco Enzo Lattuca -. Il lavoro importante di recupero del palazzo restituirà alla città un punto di riferimento per il mondo musicale”.