Cesena a rischio arancione scuro e chiusura scuole

La zona arancione scuro potrebbe allargarsi presto anche a Cesena a causa dell’aumento dei contagi, con la didattica a distanza al 100 per cento dalle scuole elementari. A gettare nel panico le famiglie è stato un messaggio privato inviato dal Comune di Cesena a tutti i dirigenti scolastici, trapelato nel primo pomeriggio e che si è diffuso rapidamente in diverse chat dei genitori.

“Carissima, scrivo a nome del sindaco e di Carradori, Ausl – riporta il messaggio -. La situazione Covid-19 sta purtroppo peggiorando. Per ora Cesena non è in ’caduta’ ma se l’onda non dovesse fermarsi dobbiamo intervenire prima che le terapie di urgenza tracollino. Pertanto potrebbe accadere nei prossimi giorni che venga decretata anche per la nostra città la chiusura delle scuole. Non è certo, ma il sindaco ci tiene a dare un preavviso in modo da non farci trovare impreparati”.

Non si è fatta attendere in merito la comunicazione chiarificatrice del sindaco di Cesena Enzo Lattuca tramite Telegram: “Come è evidente dal tono di quanto scritto, si tratta di un messaggio privato, che questa mattina il nostro Ufficio scuola ha inviato a tutti i dirigenti scolastici, su mia richiesta. Stiamo lavorando tutti in una situazione non facile da un anno, per cui non è mia intenzione biasimare quanto accaduto. Ciò che mi preme sia chiaro è che, ad ora, non è stata ancora assunta alcuna decisione di sospendere le lezioni in presenza (elementari, medie e superiori). In ogni caso è una decisione che spetta alla Regione, in accordo con i Comuni interessati. Per questo siamo in contatto costante con Regione e Asl”.

L’ordinanza firmata dal presidente delle Regione Stefano Bonaccini interessa già 14 comuni dell’Ausl di Imola e i confinanti in provincia di Ravenna e da domani e fino al 14 marzo verrà estesa a tutti i comuni della Città metropolitana di Bologna. Il provvedimento, volto ad arginare la diffusione del virus, è più restrittivo rispetto alle misure nazionali in vigore per la zona arancio in cui è collocata tutta l’Emilia-Romagna dal 21 febbraio scorso ed è dettato dalle indicazioni medico-scientifiche che evidenziano una situazione di criticità, con l’andamento del contagio in costante crescita anche nelle scuole.