Cesena
Cesena aderisce per il primo anno alla Giornata europea della cultura ebraica
Intraprendere un viaggio nella storia per percorrere quel lungo percorso di carte e codici è da sempre considerata un’esperienza sensazionale e unica per sua natura. Oltrepassando l’uscio della biblioteca Malatestiana domenica mattina, dalle 9, tutti coloro che lo vorranno potranno provare l’emozione di indagare il patrimonio ebraico cesenate composto dai sette codici ebraici malatestiani, che spaziano dai testi sacri a contenuti di medicina, dai frammenti ebraici degli archivi diocesano e comunale e dal piccolo fondo della famiglia Saralvo, deportata e sterminata ad Auschwitz nel 1944.
Si intitolerà “Cesena ebraica. Un percorso fra carte e codici” il convegno di domenica, organizzato in occasione della Giornata europea della cultura ebraica nella Sala Lignera della Malatestiana, che introdurrà alla mostra, allestita fino al 20 settembre prossimo nella vicina Sala Piana, in cui saranno esposti i codici, alcuni dei quali risalenti al Quattrocento. Si tratta del primo evento che aprirà la serie di manifestazioni pensate per i 600 anni dalla nascita di Malatesta Novello (1418-2018). L’evento che seguirà all’incontro di domenica prossima sarà costituito da una due giorni, il 5 e il 6 ottobre, sulla miniatura. Grazie al contributo di eminenti studiosi italiani e stranieri, saranno presentate nuove importanti ricerche dedicate ai miniatori emiliani e al loro rapporto con la Romagna. Fra i relatori anche Christopher De Hamel.
“Siamo felici di avere aderito alla Giornata europea della cultura ebraica per la prima volta”, ha affermato l’assessore alla cultura Cristian Castorri spiegando che quest’anno l’iniziativa, nata 19 anni fa per diffondere una narrazione maggiormente rispondente al vero sul tema, sarà incentrata sullo ‘storytelling’, ossia del narrare. “Ci siamo posti un’obiettivo importante: interrogarci sul nostro tempo per dare il giusto valore alle parole troppo spesso utilizzate per aggredire e per attaccare”. Riflessione condivisa anche dal professore Marino Mengozzi, vicepresidente del comitato scientifico della biblioteca Malatestiana, e da Elisabetta Bovero, dirigente del settore Cultura nel corso della conferenza di presentazione tenutasi questa mattina nella Sala Lignea della biblioteca.