Cesena. La scrittura cinese, ideogrammi dal 3300 a.C. in mostra alla Malatestiana

Dal 6 dicembre fino al 12 gennaio alla Biblioteca Malatestiana un excursus storico sulla nascita del sistema di scrittura cinese fin dal 3.300 a.C.

Foto Sandra&Urbano fotografi

Ideogrammi per scrivere il mondo. L’antica tradizione della scrittura cinese, con i suoi caratteri ornamentali impregnati di significati dal valore simbolico, è protagonista alla Biblioteca Malatestiana per il periodo natalizio.

Ideogrammi per descrivere il mondo

Dal 6 dicembre fino al 12 gennaio la Sala Piana ospita una ventina di pezzi nell’ambito della mostra “Segni dal mondo. Dalla calligrafia cinese alla scrittura Occidentale”, con iscrizioni provenienti dal National Museum of Chinese Writing di Anyang (che fu capitale della Dinastia), che narrano l’excursus storico della nascita del sistema di scrittura cinese fin dal 3.300 a.C.

Le incisioni sono realizzate su ossa di bovini o carapaci di tartarughe. Attenzione però, nulla di quanto esposto è originale: tutto, infatti, è copia fedele di reperti archeologici. “A noi occidentali si rizzano i cappelli se sentiamo parlare di riproduzioni, ma per i cinesi non è così: per apprendere lo spirito dei grandi maestri gli artisti devono saper copiare”, spiega Pier Luca Benini dell’Istituto Confucio dell’Università di Padova, cui è affidata la consulenza scientifica della mostra.

La scrittura è l’anima di una civiltà

La scrittura è la radice della cultura, l’anima di una civiltà che con essa comunica, imperitura testimonianza della sua evoluzione storica. “La grandezza nel popolo cinese sta nell’invenzione di un processo di stilizzazione e standardizzazione di caratteri fruibili, un’evoluzione intellettuale che ne permetteva la facilità d’uso – prosegue Benini –. Per questo motivo questo sistema di scrittura non si è estinto, al contrario di quanto è accaduto ad esempio per i geroglifici egiziani con l’avvento dell’alfabeto fenicio”.

Il progetto, coordinato da Pleiadi International, prevede anche laboratori dedicati all’arte della calligrafia. Tra questi, la dimostrazione (il 20 dicembre alle 16.30) di Hu Haifeng, direttore dell’Istituto Confucio dell’Università di Milano, cui seguirà il racconto di un altro rituale, la cerimonia del Thè. Attività artistiche e artigianali sulla tradizione cinese sono dedicati anche ai più piccoli (il 6 e il 20 dicembre, su prenotazione).

In centro storico altre mostre dedicate alla scrittura

L’’iniziativa si interseca all’interno di un sistema museale diffuso in centro storico fino alla fine di gennaio che ha come fil rouge proprio la scrittura. Si tratta delle mostre – curate da Il Vicolo in collaborazione con Euritmie – allestite nella chiesa di San Zenone con gli “Arazzi di luce. La scrittura si fa immagine” di Gianluca Bosi e nella chiesa di Santa Cristina con “Alfabeti e memorie” delle artiste Rosetta Berardi e Maeda Kamari.

Foto Sandra&Urbano fotografi