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Cesena: scaduto oggi il bando del Comune
Sono gli ultimi giorni di vita per il Cesena così come lo conoscevamo.
La società infatti negli ultimi giorni ha aderito all’istanza di fallimento prodotta dalla Procura di Forlì, impossibilitata a svolgere qualunque altro tipo di azione che potesse in qualche modo salvare la squadra.
Ora si tratta di capire quale sarà il futuro calcistico della città. L’ordinamento giuridico prevede la possibilità, per le società in via di fallimento, di porsi nell’esercizio provvisorio, una situazione aziendale che, tradotta in ambito calcistico, permette di non perdere il titolo sportivo; il Cesena quindi, sfruttando questa regola, può essere rilevato da imprenditori o soggetti interessati a ridare linfa al calcio nella città, senza il fardello di dover ripartire da categorie amatoriali.
Le norme sportive infatti prevedono per le società che sono state acquisite dopo una gestione fallimentare la possibilità di ripartire da un campionato di due categorie inferiori a quello disputato nell’ultima stagione sportiva.
Il Cesena era in Serie B e, quindi, potrà ripartire dalla D.
Quali saranno i prossimi dirigenti? La voce che si sente rimbombare con maggiore insistenza è quella di una fusione con il Romagna Centro, la virtuosa società di Martorano che milita proprio nella prima serie per dilettanti. La proposta è sicuramente interessante, dato che in questo modo si potrebbe ripartire da una struttura già consolidata e pronta a essere subito competitiva sul campo. In alternativa si potrebbero materializzare alcune cordate di imprenditori, in un’ipotesi che però sembra più sbiadita.
Quello che è certo è che il bando del Comune, che si trova a gestire il titolo sportivo e dovrà decidere quale progetto possa essere migliore per rilanciare il Cesena, è scaduto venerdì alle 12, ma verrà molto probabilmente prorogato per dare a tutti la possibilità di fare la propria proposta con più calma.