CesenaLab all’ex Fricò, dalla Regione 800mila euro

Con l’arrivo delle risorse regionali il futuro dell’edificio che ospitava l’Ex Fricò, in piazzale Karl Marx, è sempre più certo. Con lo scopo di valorizzare e promuovere progetti di innovazione, la Regione Emilia-Romagna ha assegnato al Comune di Cesena 800mila euro da destinare al consolidamento e al rafforzamento delle strutture a sostegno della promozione imprenditoriale e dunque all’ampliamento e alla modernizzazione, dal punto di vista tecnologico, degli spazi di promozione di impresa, incluse eventuali strutture di laboratorio se collegate e contigue agli spazi e servizi per spin off e start up.

“Con questo cospicuo finanziamento – commenta l’assessore all’Innovazione e alla Ricerca Francesca Lucchi – diamo avvio a un percorso importante per il territorio romagnolo incentrato sulla riqualificazione dell’area Ex Frixò, inserita all’interno del complesso edilizio Ex Arrigoni, dove attualmente sono presenti alcuni spazi universitari connessi al Dipartimento di Psicologia e la biglietteria del trasporto pubblico locale. I locali oggi in disuso presto diventeranno la nuova casa dell’incubatore di impresa Start up Cesenalab attualmente situato nei due piani della palazzina di Via Martiri della Libertà, che per anni ha ospitato la Guardia di finanza. Il progetto di riqualificazione, che darà un nuovo volto a tutta la zona Stazione come previsto nelle Linee di mandato, prevede la creazione di una sala coworking, alcuni uffici per le start up e ad uso amministrativo, una sala eventi, un ampio spazio espositivo, due laboratori per sperimentazioni e altri servizi”.

“L’obiettivo – prosegue Lucchi – è di creare un incubatore d’imprese della Romagna potenziando in tal modo le sinergie, già in corso, tra le innovative realtà incubate, le Istituzioni presenti sul territorio, l’Università e il tessuto economico regionale. Con questo progetto andremo a sostenere ulteriormente la competitività sul territorio. Dalla sua nascita CesenaLab incentiva le start up attraverso la digitalizzazione dei servizi erogati indirizzandole verso una transizione dei propri modelli di business rimodulati sugli stravolgimenti imposti dalla pandemia. L’ottenimento, lo scorso febbraio, dello status di Incubatore Certificato fornisce a questa realtà la possibilità di incrementare ulteriormente le proprie attività a supporto delle start up del territorio accedendo alle misure di sostegno per gli incubatori certificati e facilitando l’accesso delle start up incubate ai programmi promossi da Invitalia, l’Agenzia nazionale per lo sviluppo di proprietà del Ministero dell’Economia, come SmartStart Italia, Smart Money e tanti altri”.