Cesenatico
Cesenatico lancia l’allarme erosione dell’arenile
Maltempo e arenile. Cesenatico lancia l’allarme e fa la voce grossa con la Regione. Nella giornata di oggi, giovedì 22 novembre, il sindaco Matteo Gozzoli, il vicensindaco Mauro Gasperini, i tecnici comunali della Protezione civile e i rappresentanti delle cooperative bagnini e pescatori hanno esposto una serie di problematiche nel corso di una conferenza stampa che si è tenuta presso la sede operative delle Porte vinciane, in piazza Spose dei marinai.
“Dalla fine della stagione estiva a oggi – hanno spiegato i relatori – importanti mareggiate si sono susseguite interessando circa 24 giornate di stato del mare agitato. Dal 26 agosto al 19 novembre è stato necessario chiudere le Porte vinciane ben nove volte. Dal 1° gennaio 2018 a oggi sono state 41 le giornate di chiusura”.
A seguito delle mareggiate, si stima finora un’erosione del litorale di circa 80mila metri cubi. Tutte le zone sono state pesantemente danneggiate, da Zadina a Villamarina. Il costo calcolato per il ripristino di sabbia proveniente da cava è di circa 1,18 milioni di euro.
Altro problema segnalato dai relatori è quello dello spiaggiamento dei detriti alluvionali, soprattutto legname. Si parla di circa 1.500 tonnellate di rifiuti non riciclabili, che devono essere smaltiti da Hera. Si è parlato anche di Porte vinciane, la cui manutenzione è costata al Comune, da gennaio a oggi, oltre 295mila euro.
“La Regione è assente – lamenta Simone Battistoni, presidente della Cooperativa bagnini -. Dal problema delle alghe a quello dell’erosione lanciamo allarmi inascoltati”.
“I fondi stanziati dalla Regione sono insufficienti – gli fa eco il sindaco Gozzoli -. Lo scorso anno ci furono assegnati 100mila euro per il dragaggio. Per l’area a monte e a valle delle Porte vinciane servirebbero 1,2 milioni e risorse pari a 5 milioni per tutto il porto. Chiediamo alla Regione programmazioni pluriennali per il dragaggio del porto e il ripascimento dell’arenile. Senza questi interventi è a rischio l’attività economica sia della pesca sia delle attività balneari”.