Cesenatico
Cesenatico. L’eccidio di Monte Sole nel racconto di Ferruccio Laffi
Venerdì 22 novembre la proiezione al Museo della Marineria
A conclusione delle iniziative in occasione dell’ottantesimo anniversario della liberazione di Cesenatico dal Nazifascismo la sezione Anpi di Cesenatico, in collaborazione con la Cgil Forlì Cesena e con il patrocinio del Comune di Cesenatico, propone la proiezione del documentario “Io per me ero un uomo”, prodotto da La Nave Europa.
Un documentario su Marzabotto dalla voce di Ferruccio Laffi
La strage di Marzabotto nella memoria di un testimone. È quanto racconta il documentario “Io per me ero un uomo”, di Fabio Fiandrini e Marta Pettinari che venerdì 22 novembre alle 20.45 presso il Museo della Marineria di Cesenatico saranno presenti alla proiezione dell’opera, a conclusione degli eventi dell’80esimo anniversario della Liberazione di Cesenatico.
Il ricordo del massacro
Fabio Fiandrini e Marta Pettinari introdurranno il pubblico alla rievocazione dell’episodio storico tristemente noto come “la strage di Marzabotto”, accaduto tra il 29 settembre e il 5 ottobre 1944 sull’appennino bolognese. Il ricordo del massacro è ancora presente nei luoghi in cui si è compiuto e ancora doloroso nelle famiglie e persone che ne sono state coinvolte. Ferruccio Laffi è uno di loro. Gli autori lo hanno incontrato e hanno ascoltato la sua storia viva, commossa, che sembra raccontata dal ragazzo che è stato.
Non un ragazzo ma già un uomo
Il punto di vista della narrazione è quello del testimone che attinge alla propria memoria allo scopo di documentare la sua esperienza. Ferruccio si è salvato grazie a un’intuizione che è anche diventata il titolo del documentario: essere considerato dai tedeschi non come un ragazzo ma già come un uomo, e quindi essere vittima di un possibile rastrellamento, dato che prima di allora donne, vecchi e bambini erano stati risparmiati. Per questo motivo decide di nascondersi nel bosco. Ferruccio Laffi è deceduto il 10 gennaio 2024. Questo documentario fa sì che la sua storia continui a vivere, anche adesso che lui non c’è più.