Rubicone
Chicche dantesche in mostra a Longiano
È stata inaugurata nei giorni scorsi a Longiano la mostra “Le pagine di Dante – Chicche dantesche della donazione Angelucci”. Il ricco allestimento, a cura di Flaminio Balestra e Carlo Pulsoni, trova spazio nell’ex chiesa Madonna di Loreto, adiacente al Castello Malatestiano, sede della Fondazione “Tito Balestra onlus”.
Molti gli esemplari rari in mostra, donati alla Fondazione da Giuseppe Angelucci di Cesena, sottufficiale in congedo dell’Aeronautica militare, collezionista e cultore dell’opera dantesca. Fra questi, un menabò di incisioni realizzate da Luigi Nuti su disegno di Giovanni Flaxman (1821) e una preziosa edizione della Commedia del 1542. In mostra anche documenti e memorie dei centenari danteschi, con tanto di orario dei treni per partecipare alle celebrazioni, come quelle del 1865, che sancirono il Sommo Poeta come padre della Patria da poco unita.
Fra le altre “chicche”, si può ammirare in anteprima la Divina Commedia interamente trascritta a mano e illustrata in stile graphic novel dall’artista newyorkese George Cochrane. Spazio anche al manga di Go Nagai, che negli anni ’90 del secolo scorso ha adattato in tavole a fumetti il capolavoro dantesco per il pubblico giapponese.
Il percorso è arricchito da alcuni prestiti di volumi dalla biblioteca Classense di Ravenna e dalla biblioteca storica “Lelio Pasolini” di Longiano. Non manca l’esposizione di un’opera pittorica di grandi dimensioni di Francesca Bettini e Gyula Molnár.
Un’originale sezione della mostra è quella dedicata alla traduzioni della Divina Commedia in dialetto romagnolo, grazie alla collaborazione dell’istituto “Friedrich Schurr”, che si occupa di salvaguardare il vernacolo, e dello studioso Giuseppe Bellosi, che presto sarà ospite della stessa Fondazione “Balestra” in una serata di approfondimento su Dante in Romagna.
A tal proposito, è bene ricordare che Longiano ha un forte legame con la Commedia dantesca. Il primo dei Malatesti a governare e a dimorare a Longiano fu Giovanni, detto Gianciotto (1245 circa-1304), noto per l’assassinio del fratello Paolo e della moglie Francesca da Polenta, vicenda resa immortale dall’Alighieri nel Canto V dell’Inferno. Un’altra traccia è la targa posta all’ingresso della Corte Malatestiana che ricorda il nobile longianese “Federigo Tignoso e sua brigata”, citati da Dante nel Canto XIV del Purgatorio.
La mostra è visitabile tutti i giorni, escluso il lunedì, dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 19, fino al prossimo 5 dicembre. Compresa nel biglietto d’ingresso, la visita alla collezione d’arte moderna della Fondazione “Tito Balestra”, all’interno del Castello Malatestiano. Per informazioni e prenotazioni: 0547 665850 o info@fondazionetitobalestra.org.