Valle Savio
Chiusura E45, con lo stato d’emergenza regionale arrivano 250mila euro di fondi per imprese e studenti
“La nostra priorità è andare incontro a imprese e lavoratori”. Questo il commento del presidente della Regione Stefano Bonaccini, per la seconda volta a Cesena nel giro di una settimana, appena uscito dall’incontro con i sindaci e i rappresentanti del tessuto economico della Valle del Savio sui problemi scaturiti dalla chiusura dell’E45.
Ad oggi non si sa ancora quando sarà riaperta la superstrada, interrotta dal 16 gennaio scorso poco dopo Canili di Verghereto, al confine tra Romagna e Toscana, per il sequestro del viadotto Puleto da parte della Procura di Arezzo. E nemmeno come sarà riaperta, se solo al traffico leggero oppure ad una sola corsia per senso di marcia (come si fece per il viadotto Fornello qualche anno fa).
“I tecnici Anas e quelli della Procura si sono incontrati oggi – ha detto ai giornalisti il sindaco di Bagno di Romagna Marco Baccini – per un’eventuale provvedimento bisogna aspettare la settimana prossima”.
Nel frattempo la Valle Savio e l’intera Italia centrale patiscono una chiusura dalle pesanti conseguenze economiche. Al loro fianco trovano però la Regione che, grazie allo stato d’emergenza disposto ieri, ha messo a disposizione primi fondi per 250mila euro.
Dalla settimana prossima, le imprese e i cittadini danneggiati dalla chiusura della superstrada potranno presentare domanda per i fondi al proprio Comune. Le pratiche saranno poi girate allo sportello Facile del Comune di Cesena, capofila dell’Unione dei Comuni, per le verifiche del caso.
Bonaccini ha poi previsto di estendere il dimezzamento dell’Irap 2018, previsto inizialmente per i comuni montani, anche ai territori non montani toccati dalla chiusura della superstrada (intera Valle Savio, Cesena, Sogliano al Rubicone e Roncofreddo), con la possibilità di estendere il beneficio ad ulteriori due Comuni.
Per gli studenti dei Comuni di Bagno di Romagna e Verghereto che studiano in Toscana, inoltre, la Regione è pronta a rimborsare i costi delle lezioni a distanza o del pernotto in convitti.
Per ultimo, la Regione ha chiesto al Governo (assieme a Toscana ed Umbria) la deliberazione dello stato di emergenza nazionale, un provvedimento che se concesso aprirebbe più di uno spiraglio all’arrivo di nuove risorse: “Non ho dubbi che a breve il ministro Luigi Di Maio sceglierà di convocarci – ha commentato il sindaco Paolo Lucchi – come gli abbiamo chiesto sin dalla chiusura del viadotto Puleto”.