Cittadini attivi per far “rifiorire” il quartiere

“Alla Fiorita c’è necessità di vita e di partecipazione”. Un appello raccolto cinque anni fa dall’associazione Rifiorita, composta da una cinquantina di volenterosi residenti impegnati nella rinascita dello storico quartiere Ina-Casa La Fiorita, accanto la ferrovia.

Il quartiere Fiorita ha compiuto quest’anno 64 anni e anche se all’epoca la zona era considerata periferica aveva caratteristiche importanti: era infatti un’unità residenziale autonoma con centro sociale, scuola materna e negozi — ricorda l’architetto Denis Parise,  il presidente di Rifiorita —. Nel tempo è diventato un quartiere isolato, senza collegamenti con la città, senza più quasi attività commerciali, un luogo di parcheggio per i fruitori della stazione ferroviaria e assediato dai rumori dei treni e dal traffico della secante”.

Inaugurato nel 1955 su progetto dell’architetto Giovanni Gandolfi su un’area di 2,7 ettari, comprende 123 alloggi dove vivono circa 500 abitanti. “Fin dalla nostra nascita, avvenuta con ‘Carta bianca’, abbiamo lavorato sul tema dello spazio pubblico che dà la possibilità di ritrovare il senso di comunità e intrecciare relazioni tra le persone, coinvolgendole in un processo virtuoso di cura, conservazione e riappropriazione dei beni comuni”, prosegue.

Un primo passo in questo senso, fortemente spinto da Rifiorita, è stata l’inaugurazione nell’autunno del 2016 del centro sociale Fiorita, ricavato nell’edificio dell’esagono che una volta ospitava la scuola materna. Collegato a questo è la demolizione del vecchio centro sociale per ricavarne otto alloggi di social housing e l’eliminazione in via Parini dell’ampio marciapiedi acciottolato di fronte l’ingresso dell’esagono per farne un parcheggio. Quest’ultimo punto contrasta con il progetto dell’associazione Rifiorita che è quello di chiudere al traffico via Parini per trasformarla in una una piazza pedonale, studiando una nuova disposizione dei parcheggi tale da non penalizzare la già carente presenza dei posti auto.

Pensiamo che la piazza possa essere l’elemento fondante della rigenerazione e della nuova socialità del quartiere, centro di aggregazione, luogo identitario attorno al quale polarizzare le diverse attività sociali e commerciali — continua Parise —. Un progetto che trova pieno supporto nell’articolo 36 del Prg 2000 inerente i quartiere Ina Casa. Uno spazio ritrovato coerente con gli obiettivi della rigenerazione urbana La prossima settimana incontreremo l’Amministrazione comunale che si è detta interessata a sviluppare il progetto”.

Un quartiere nel quartiere con un mix di abitanti in cui  il 25 per cento dei residenti è over 65 e sono tante le famiglie straniere. In questi anni Rifiorita è stata l’anima del rinnovato centro sociale, che conta pure una biblioteca, grazie alle tanti attività sociali che coinvolgono 200 persone circa: dai laboratori per bambini a quelli per la cura dell’ambiente e sensibilizzazione alla disabilità, dagli incontri rivolti agli anziani per strapparli alla solitudine ai tornei di burraco e ai balli di gruppo, dalle iniziative di pulitura della zona ai momenti conviviali. E presto si arricchirà.

Le idee dei bambini sull’allestimento del giardino attiguo all’esagono si sono concretizzate in un progetto che abbiamo presentato a ‘Carta bianca’ e presto sarà finanziato dal Comune”, informa la volontaria Grazia Leonardi.