Cesenatico
Cocaina per 25 milioni di euro, maxi operazione dei Carabinieri in Riviera
Turn over di spacciatori dall'Albania. Cesenatico fra le basi. Misure cautelari nei confronti di 39 indagati

I Carabinieri del Comando provinciale di Rimini, alle prime luci dell’alba, hanno dato esecuzione a un’ordinanza di applicazione di misure cautelari nei confronti di 39 indagati ritenuti responsabili, a vario titolo, dei reati di rapina, furti in abitazione, traffico, detenzione e spaccio di quantità ingenti di stupefacenti, cocaina in particolare.
Turn over dall’Albania
I provvedimenti sono stati eseguiti, oltre che nella provincia di Rimini, anche in quelle di Bologna, Campobasso, Cagliari, Forlì-Cesena, Imperia, Milano, Monza, Parma, Piacenza, Pesaro e Ravenna. L’operazione eseguita oggi, che ha visto la partecipazione di oltre 200 Carabinieri, è l’epilogo di una complessa e articolata attività investigativa condotta dai Carabinieri della sezione operativa di Riccione, avviata a seguito di una serie di furti in abitazione consumati durante lo scorso inverno. Le indagini hanno consentito di risalire a una serie di soggetti, tutti di nazionalità albanese ma stanziali in Emilia-Romagna che, di volta in volta, reclutavano connazionali fatti giungere in Italia per consumare reati contro il patrimonio, per poi rientrare nel Paese d’origine e rimpiazzati con nuove figure criminali. Oltre ai reati predatori, gli indagati erano attivi anche nel fiorente settore degli stupefacenti, acquistati da connazionali appartenenti a un’altra struttura operante anch’essa in Riviera. Anche questi, al fine di eludere le indagini, utilizzavano un rigido turnover di spacciatori per le cessioni.
Consegne a domicilio
I Carabinieri fanno sapere di essere riusciti a individuare i luoghi ritenuti essere le basi operative e a delineare così il modus operandi utilizzato. Attraverso un costante monitoraggio dei vari target, i militari, sin dallo scorso mese di giugno, hanno iniziato a conseguire i primi riscontri, sia per quanto riguarda la consumazione di furti sia per lo spaccio di cocaina. Sono state così documentate decine di cessioni effettuate da giovani incensurati a tossicodipendenti del luogo, di ogni estrazione sociale e culturale. I in più circostanze e per quantitativi maggiori, i “cavalli” albanesi si sono attivati per effettuare consegne a domicilio in zona ma anche a Cervia, nel nord delle Marche (Fano, Pesaro) e a San Marino.
Spostata la base operativa
I primi arresti eseguiti nei mesi scorsi hanno messo in allarme il gruppo, il quale, nel mese di novembre, ha spostato la base operativa tra Cesenatico e Cervia, località dove oggi sono state eseguite tre catture. Rilevante anche il ruolo delle compagne italiane dei cittadini albanesi tratti in arresto, destinatarie anch’esse di misure cautelari detentive. Il loro compito, fa sapere l’Arma, era quello di trasportare la droga che in precedenza avevano concorso a suddividere in dosi, confermando così la loro piena e consapevole partecipazione alle illecite attività. Con la prosecuzione delle indagini, lo sforzo investigativo è andato a focalizzarsi sulla seconda struttura criminale che, come ricostruito dai militari, reinvestiva i proventi illeciti dei furti consumati nell’acquisto di grossi quantitativi di cocaina. La redditizia attività, pur saldamente radicata a Rimini e Riccione, esportava anche in vari paesi, in particolare a soggetti in Belgio, Olanda e Gran Bretagna.
Droga per 25 milioni di euro e ingente refurtiva
Tra i risultatiti operativi conseguiti nel corso dell’attività, si segnalano 30 arresti effettuati in flagranza di reato che hanno portato gli investigatori al sequestro complessivo di 253 chili di cocaina e 40 di hashish. Il valore dello stupefacente sequestrato all’ingrosso è stato calcolato dai Carabinieri in oltre 8 milioni di euro, che al dettaglio, una volta tagliato e suddiviso in dosi, avrebbe reso ai membri della struttura criminale oltre 25 milioni di euro. Anche i riscontri effettuati in relazione ai furti in appartamento consumati hanno portato al recupero di ingente refurtiva sequestrata nei porti di Bari, Ancona e in quello di Durazzo, risultati ottenuti con sinergica collaborazione fornita anche delle altre forze di polizia nazionali e albanese operante negli scali, con il concorso delle due Agenzie delle Dogane, della Direzione centrale per i Servizi antidroga e il contributo di appartenenti allo Scip (Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia) dislocati all’estero. Il valore di quanto recuperato è stato stimato in oltre 800.000 euro.
26 misure cautelari in carcere
Alla luce del quadro indiziario ricostruito dai militari e dalla Procura della Repubblica di Rimini, il Gip del Tribunale ha disposto l’esecuzione di:
- 26 misure cautelari in carcere, presso i Penitenziari di Rimini, Pesaro, Forlì, Ravenna, Bologna, Piacenza, Monza e Larino;
- 3 misure cautelari agli arresti domiciliari;
- 10 interrogatori precautelari.
Durante l’esecuzione odierna dei provvedimenti restrittivi sono stati tratti in arresto, in flagranza di reato, altri due soggetti, uno di nazionalità albanese e una donna marocchina, trovati in possesso di oltre un chilogrammo di cocaina. Nell’occasione l’uomo ha opposto resistenza procurando gravi lesioni a un carabiniere. Recuperati, inoltre, altri 250 grammi di cocaina nelle pertinenze di uno degli obiettivi interessati dalle ricerche. Alcuni destinatari della misura al momento irreperibili sul territorio nazionale, sono tutt’ora ricercati all’estero.