Commissariato di Cesena al Caps “pronto entro l’anno”

Lo ha garantito questa mattina il questore di Forlì-Cesena nel corso della cerimonia per il 173° anniversario della fondazione della Polizia. Il saluto del vescovo don Pino. La fotogallery

Foto: Sandra e Urbano fotografi (Cesena)

Entro l’anno il commissariato di Cesena avrà una nuova sede in via IV Novembre, all’interno del complesso del Caps.

Le prese di posizione

Lo ha garantito questa mattina il questore di Forlì-Cesena, Claudio Mastromattei, nel corso della cerimonia per il 173° anniversario della fondazione della Polizia, nell’auditorium del Centro addestramento Polizia di Stato di Cesena.

Lo ha confermato anche il sindaco di Cesena, Enzo Lattuca, che ha aggiunto di essere pronto ad andare a protestare davanti alla Questura e alla Prefettura a Forlì per la paventata chiusura della sala operativa cesenate.

Il progetto

Di una nuova sede a Cesena per la Polizia di Stato, oggi ospitata in una inadeguata villetta residenziale di via don Minzoni, si parla ormai da decenni.

Il primo progetto per un nuovo commissariato all’interno del Caps, dove gli spazi non mancano nonostante negli anni abbia aumentato i suoi corsi, risale al 2018. Da lì si sono susseguiti diversi ritardi, dovuti in parte anche all’esondazione del fiume Savio del maggio 2023.

La nuova sede è in costruzione in quella che era conosciuta come “piazza d’ardimento”, il luogo in cui avvenivano le esibizioni acrobatiche in motocicletta dei poliziotti della specialità stradale.

Si tratta della zona del complesso Caps più vicina al ponte Vecchio e all’ex campanile di San Rocco, 6mila metri quadrati complessivi dei quali 2mila edificati. I lavori sono divisi a metà tra il Provveditorato regionale alle Opere pubbliche di Lombardia ed Emilia-Romagna (che ha raso al suolo una palazzina, ricostruendola) e per metà dell’Agenzia del Demanio (edificio ex novo in raccordo con un’altra struttura esistente). La parte non edificata sarà dedicata a parcheggio, con qualche posto pubblico e la gran parte degli stalli riservati ai poliziotti.

Il rendering del progetto del nuovo commissariato di viale IV Novembre. Sulla sinistra, alcuni degli edifici del Caps. Sulla destra, le case poste tra via Saffi e la rotonda Ponte Vecchio

Il saluto del vescovo don Pino: “Grazie per l’accoglienza ricevuta”

Dopo la testimonianza di Monica, una donna vittima di violenza di genere che grazie all’intervento del questore Mastromattei e degli agenti della Polizia di Stato è riuscita a liberarsi dallo stalking e dalla violenza psicologica, la conduttrice della mattinata, la giornalista Elide Giordani, ha rivolto una domanda al nuovo vescovo di Cesena, monsignor Caiazzo, sull’accettazione delle donne all’interno della Chiesa. Il presule ha ringraziato per l’accoglienza ricevuta al suo arrivo in Diocesi giusto un mese fa. Inoltre ha ribadito che la Chiesa “difende sempre al persona. E che il comandamento che la guida indica di amare Dio sopra ogni cosa e il prossimo come se stessi”.

“Bisogna essere educati alla sacralità dell’affettività”

Nel tempo presente, ha aggiunto monsignor Caiazzo, “c’è una cultura del disprezzo della vita” che condiziona molti comportamenti. “pensate a come la Chiesa ha mutato il linguaggio del matrimonio. Prima si diceva: io prendo te come mia sposa o come mio sposo. Ora si dice: io accolgo te come mia sposa o come mio sposo“. Questo cambiamento, ha proseguito il presule, è avvenuto “perché l’altro è un dono prezioso per la vita. Abbiamo bisogno di essere educati alla sacralità dell’affettività“.


Di seguito, la fotogallery di Sandra e Urbano fotografi (Cesena).

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