Comune, esposto in Procura contro la Rsa

Guerra di carte bollate fra il Comune di Longiano e la Rsa (residenza sanitaria assistenziale) “Il castello”. Fra l’Amministrazione comunale e la società “Colle Carducci” fu sottoscritta nel 1997 una convenzione che prevedeva, a fronte della cessione del terreno comunale sul quale si sarebbe costruita, con variante al Piano regolatore, in via Cannella 49, la Rsa, l’assegnazione ai cittadini longianesi di 10 posti letto a prezzo agevolato e di 15 posti al centro diurno.

La convenzione – si legge nell’accordo – è di tipo “perpetuo”. A indicare i cittadini – persone di età maggiore di 50 anni e con invalidità – da inserire nei posti riservati della struttura è il Comune. La convivenza fra le amministrazioni del Comune e della “Colle Carducci” è stata pacifica per anni, fino al 2003, quando la Rsa ha cominciato ad avviare una serie di ricorsi per mettere in discussione i contenuti dell’accordo firmato nel 1997. Ricorsi persi in ogni grado di giudizio.

Nelle scorse settimane si è verificato quello che il sindaco di Longiano Ermes Battistini definisce senza mezzi termini “il fatto più grave”. Tutti gli utenti di Longiano (attualmente 7 – su 120 – in struttura e 9 al centro diurno) si son visti recapitare dalla Rsa lettere nelle quali viene comunicata la modifica delle condizioni economiche a partire dall’1 gennaio 2019. I servizi non saranno interrotti ma ai longianesi verrà richiesto un pagamento parificato a quello degli altri ospiti della struttura. Questo perché, appellandosi a un cavillo della convenzione, secondo l’Rsa, avvicinandosi il ventennale dell’inaugurazione (1999), sarebbe da considerarsi rivedibile l’impegno assunto.

“Non esiste alcuna possibilità di recedere dal contratto”, ha detto il sindaco Battistini in una conferenza stampa tenutasi oggi in Municipio. Il primo cittadino ha fatto sapere di aver fatto lunedì scorso “un esposto alla Procura della Repubblica per opportuni accertamenti, al fine di verificare eventuali illeciti penali nel comportamento della Rsa” e di aver incontrato giovedì sera tutte le famiglie interessate. “A loro – ha riferito Battistini – ho detto di non firmare alcun contratto e di aspettare la fattura di febbraio per vedere se sono state applicate le nuove tariffe. In quel caso il Comune si farà carico del procedimento legale”.