Cesenatico
Confcommercio: per poter crescere le imprese romagnole hanno bisogno di meno tasse e di essere “coccolate”
L’impresa per crescere e per ottenere un proprio sviluppo ha bisogno di meno tasse, di una burocrazia più rapida e di maggiori politiche incentivanti che rafforzino il commercio e dunque l’identità del territorio.
È questo il punto da cui è partito oggi pomeriggio il Convegno organizzato presso il Grand Hotel Da Vinci di Cesenatico dall’Unione provinciale Confcommercio che per la prima volta ha potuto godere della presenza del presidente nazionale Confcommercio imprese per l’Italia, Carlo Sangalli. Dopo 70 anni di lavoro la Confcommercio di Cesena e Forlì si pongono come mission per le imprese e per il territorio proprio la crescita. Obiettivo, che come è stato più volte ricordato nel corso del convegno, è oggi guidato anche dalle parole che papa Francesco ha affidato ai cesenati nel corso della sua visita il primo ottobre scorso, quando ha invitato cittadini e amministrazioni a non “balconare” la vita.
Ciò che serve all’Italia, e più in particolare alla Romagna, è una nuova marcia per affrontare con successo la partita della crescita, un match che in questi ultimi anni ha risentito i colpi della grave crisi economica che ha coinvolto indistintamente pubblici e privati.
I lavori sono stati introdotti da un saluto del sindaco di Cesenatico, Matteo Gozzoli. “Se volessimo citare almeno un elemento sarebbe giusto parlare di ‘destinazione turistica Romagna’”, ha detto il primo cittadino spiegando che le sfide per il futuro dell’economia territoriale sono tante e in questo senso “le amministrazioni locali e la Regione possono e devono impegnarsi”. “Facciamo molto per semplificare le regole delle nostre amministrazioni e per favorire il turismo che ha dei numeri enormi. Non si deve ragionare per comparti stagni, ma si deve fare squadra mettendo assieme parte ricettiva e città. Su questi temi dovremo concentrarci nei prossimi anni. Non da meno vanno considerate le infrastrutture e i trasporti, tutti elementi posti sul tavolo non solo delle nostre amministrazioni ma anche del nostro governo”, ha così concluso il sindaco di Cesenatico cedendo la parola al sottosegretario Sandro Gozi che da parte sua ha ringraziato la Confcommercio per aver collaborato con il governo per tutte le iniziative europee. “È questo – ha affermato – il buon metodo di fare politica e di guardare al territorio”.
Tanti problemi vanno affrontati e tante difficoltà superate attraverso politiche che sostengano la spina dorsale dello sviluppo del Paese e della Romagna: le piccole imprese. Per questa ragione Confcommercio nel corso del Convegno, avvenuto alla presenza delle principali imprese del territorio (come Orogel) e dei sindaci delle città di Cesena e di Forlì, ha presentato le sue proposte per dare più energia e prospettive al sistema imprenditoriale, sottraendolo dalla morsa del fisco e della burocrazia rapaci e rilanciandolo con politiche mirate e innovativo. “Le tasse e i tributi vanno pagati ma in condizioni di equità”, ha ammonito il presidente Augusto Patrignani ribadendo che le imprese non sono dei “bancomat da cui prelevare e basta” ma realtà che danno lavoro, che promuovono il territorio e che fanno crescere lo Stato stesso. “Chi crea lavoro va sostenuto e coccolato: se ciò non avviene bisogna cambiare rotta”, ha concluso.
Su questo punto si è concentrato il presidente nazionale Confcommercio Carlo Sangalli, il quale ha sostenuto che ciò di cui il mercato nazionale ha bisogno oggi è più considerazione perché un terreno senza imprese e senza “cultura della legalità” è un terreno povero. “Il 2017 ha avuto una accelerazione di molto indicatori economici che hanno portato la ripresa a un confortante +1,5 per cento, spinta che sembra essersi affievolita perché il nuovo anno si è aperto con alcuni segnali di rallentamento dei consumi. È necessario che con il prossimo governo ci siano due certezze: eliminare la clausole di salvaguardia per il 2019 e proseguire la riduzione della pressione fiscale che consentirebbe alle famiglie di consumare di più e alle imprese di ritornare a investire”.
Rappresentanza, assistenza al credito, politiche incentivanti e una burocrazia meno stagnante: sono questi i punti su cui Confcommercio lavora e che propone in vista della prossima legislatura, auspicando un cambiamento per il bene delle imprese e per la crescita dell’Italia. “Per migliorare serve saggezza, lungimiranza e impegno”, ha dichiarato il presidente Augusto Patrignani.
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