Dalla Chiesa
Conferenza stampa in volo. Francesco: «È contro la vita respingere i migranti e promuovere l’aborto»
Un occhio sulle elezioni americane. Tra il candidato abortista (Kamala Harris) e l’altro anti migranti (Donald Trump) «ognuno scelga in coscienza il male minore». Il cuore a Gaza: «Non trovo che si facciano passi avanti per la pace. È molto brutto vedere i bambini uccisi». E il pensiero alla Cina: «Sono contento dell’accordo per la nomina dei vescovi e vorrei andarvi».
Come di consueto la conferenza stampa di Francesco sul volo di ritorno a Roma dopo i suoi viaggi apostolici, si trasforma in uno sguardo geopolitico a 360 gradi. Con l’aggiunta delle impressioni di viaggio sulle terre e le comunità visitate; e temi purtroppo sempre attuali come gli abusi, definiti «demoniaci» e comunque mai da coprire, anche quando coinvolgono personaggi di spicco del mondo cattolico.
Il Pontefice raggiunge la zona riservata ai giornalisti poco dopo il decollo da Singapore, insieme con direttore della Sala Stampa vaticana, Matteo Bruni, che gli fa anche da interprete. Sorridente e rilassato, dopo le fatiche del viaggio più lungo del Pontificato, ringrazia per la compagnia, risponde per una quarantina di minuti alle domande e non appare neanche particolarmente stanco. Anzi trova il modo di scherzare. Quando l’aereo comincia a “ballare” e il comandante avvisa di stare seduti con le cinture allacciate, al giornalista francese che gli aveva chiesto dell’Abbé Pierre e degli abusi, dice: «Con la tua domanda hai fatto venire una turbolenza».
Le elezioni americane
Il Papa non si nasconde quando gli chiedono dei diversi programmi dei due candidati. Ammettere l’aborto e respingere i migranti sono entrambi atteggiamenti «contro la vita». «Sia quello che butta via i migranti, sia quello che uccide i bambini». Ricordando poi che già dall’Antico Testamento c’era il dovere di proteggere gli stranieri, gli orfani e le vedove, sottolinea che respingere i migranti, non dar loro la possibilità di lavorare o trattarli come schiavi «è un peccato grave». Quanto all’aborto, «è un assassinio». «La scienza dice che nel mese del concepimento ci sono già tutti gli organi formati. Quindi abortire è uccidere un essere umano. Può piacere o meno la parola – sottolinea Francesco – ma questo è e bisogna dirlo chiaramente. La Chiesa non è chiusa perché non permette l’aborto. La Chiesa non lo permette perché significa uccidere». Come deve votare dunque un cattolico? «Nella morale politica – risponde Francesco – si dice che non andare a votare è brutto. E si deve scegliere il male minore. Chi è in questo caso il male minore, quella signora o quel signore? Ognuno in coscienza ci pensi e faccia così».
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