Conti in ordine per le parrocchie dell’Osservanza e di San Giovanni Bono

Conti in ordine per le parrocchie dell’Osservanza e di San Giovanni Bono. Come sempre il parroco don Fabrizio Ricci ha pubblicato sul notiziario i resoconti finanziari dell’anno da poco concluso per informare i fedeli. Al di sopra delle aspettative la gestione dell’Osservanza, che chiude con un utile di gestione di 33.540 euro: “al di sopra delle aspettative”, commenta il parroco. Tra le spese straordinarie, da segnalare la manutenzione urgente del terrazzo del chiostro (15.860 euro) e delle campane (9.650 euro). Tra le entrate più significative, si conferma positiva la gestione dell’Oratorio Anspi (21.580 euro) che tra il centro estivo, molto apprezzato dalle famiglie, e le altre attività sostiene i costi fissi della parrocchia. Da sottolineare poi l’abbattimento delle spese energetiche, dovute all’efficientamento delle strutture e a un’azione di risparmio attuata sul fronte di gas e luce. Pesano per 100mila euro i debiti residui (dovuti alle opere di ristrutturazione del tetto della chiesa avvenute prima del 2012, sotto la gestione dei Frati minori francescani) che si conta di estinguere entro i prossimi quattro anni. Per l’anno in corso, sono diverse le spese che la parrocchia prevede si sostenere. In primis, la sostituzione delle luci all’interno della chiesa, dall’elevato consumo e scarsa illuminazione, per una spesa stimata di 30mila euro. Da ormai molto tempo richiede manutenzione anche il campo sportivo sintetico e, ancora, le vetrate della veranda che si affacciano sul grande prato.

Chiude in utile (55.487 euro) anche la parrocchia di San Giovanni Bono a Ponte Abbadesse. Nelle scorse settimane si è concretizzata la vendita del campo sportivo al Comune di Cesena per l’importo di 65mila euro, mettendo così la parola fine a un contenzioso iniziato nel 2017 con una causa da parte del curatore fallimentare del Tribunale dell’allora ditta Aldini. “La vendita dei campi si è resa necessaria specialmente per il fatto che il manto erboso sintetico necessita di rinnovamento e la parrocchia non avrebbe mai potuto affrontare una spesa del genere”, ricorda don Fabrizio Ricci. L’operazione si è comunque chiusa in perdita (poco più di 6mila euro) a causa delle spese accumulate nel corso degli anni e alla penale (50mila euro) dovuta per la mancata vendita a un privato. Positiva la gestione della parrocchia, che permette non solo il pagamento delle spese di ordinaria amministrazione, ma anche il risanamento dei debiti contratti negli ultimi anni per la sistemazione della chiesa.

 

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