Coronavirus Covid-19: i caschi blu italiani in missione in Libano donano strumenti specialistici al poliambulatorio di Tura

Il contingente italiano in missione in Libano ha donato nei giorni scorsi al poliambulatorio di Tura, località di circa 5mila abitanti a pochi chilometri da Tiro, 3 strumenti specialistici ad alta precisione, indispensabili per un’accurata osservazione e ispezione dei bulbi oculari. Questi strumenti consentiranno ai medici oculisti della struttura sanitaria di effettuare approfonditi esami diagnostici oftalmologici, individuando precocemente eventuali patologie anche nei pazienti ospedalizzati, non ultima la congiuntivite virale da Coronavirus, sintomo precoce della malattia, difficilmente identificabile rispetto alle comuni e molto diffuse congiuntiviti. “Gli occhi e in particolare la congiuntiva possono essere una porta di ingresso per il Coronavirus che viene poi trascinato tramite le vie di deflusso delle lacrime all’interno del naso e della gola”, spiega sul sito dell’Esercito italiano il tenente colonnello Lucius Occhiolini, medico del contingente italiano. “Molto spesso questa manifestazione rappresenta il primo segno di un’infezione e pertanto va precocemente riconosciuta”. 

La consegna della strumentazione, organizzata nel rispetto delle misure sanitarie di sicurezza per l’emergenza Coronavirus, si è svolta alla presenza del comandante del contingente italiano di Unifil, generale Andrea Di Stasio, del sindaco di Tura Mohammed Haider e del sindaco di Tiro Hassan Mohammed Nabouq. “L’Italia ha sperimentato il dolore per la perdita di tantissime vite umane e vissuto appieno la gravità della situazione, per questo l’idea della donazione è stata immediata, sin dai primi istanti del mio comando, dopo un dialogo aperto con le principali autorità governative del territorio”, ha affermato Di Stasio. “Durante questa emergenza sanitaria senza precedenti per il Libano, che si trova a fare i conti anche con una gravissima crisi economica e politica, la risposta verso i nostri fratelli libanesi è stata unanime e forte e il contingente italiano ha fatto la sua parte, attivandosi immediatamente per capire come dare il proprio contributo”.

I due sindaci libanesi hanno ringraziato i caschi blu italiani per una donazione che contribuisce ad affermare il diritto primario di accesso della popolazione a un’assistenza specialistica di qualità nelle cure, confermando l’importanza del contingente militare italiano Unifil nel monitoraggio della cessazione delle ostilità, nel supporto alle Forze armate locali e nell’assistenza al popolo libanese.