Dall'Italia
Coronavirus Covid-19: Iss-min. Salute, prosegue diminuzione incidenza settimanale. Rt scende a 0,77
Prosegue la discesa dell’incidenza settimanale a livello nazionale: 704 per 100mila abitanti nel periodo 7 febbraio-13 febbraio, contro 988 per 100mila abitanti (31 gennaio-6 febbraio). È quanto emerge dal Report dell’Istituto superiore di sanità-ministero della Salute, contenente i dati principali del monitoraggio della Cabina di regia, relativi al periodo 7-13 febbraio. Questa tendenza trova conferma anche nel periodo più recente sulla base dei dati aggregati raccolti dal ministero della Salute (672 per 100mila abitanti nel periodo 11-17 febbraio contro 962 per 100mila abitanti nel periodo 4-10 febbraio (dati flusso dati aggregati ministero della Salute). La valutazione degli indicatori basati sul flusso Iss tra cui l’incidenza settimanale, è resa meno affidabile a causa del forte ritardo di notifica di 4 Regioni/Province autonome e la mancata comunicazione dei casi da parte della PA di Bolzano.
La fascia di età che registra il più alto tasso di incidenza settimanale per 100mila abitanti è ancora la fascia d’età 0-9 anni con un’incidenza pari a 1.388 per 100mila abitanti, subito seguita dalla fascia d’età 10-19 dove si registra un’incidenza pari a 1.117 per 100mila abitanti, entrambe però in continua diminuzione rispetto alle settimane precedenti. Al momento, l’incidenza più bassa, ma sempre molto elevata, si rileva ancora nelle fasce di età 70-79 e 80-89 con un’incidenza di 335 e di 363 casi per 100mila abitanti, anch’esse in diminuzione rispetto alla settimana precedente.
Nel periodo 26 gennaio-8 febbraio l’Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 0,77 (range 0,72-0,88), in diminuzione rispetto alla settimana precedente e al di sotto della soglia epidemica. Lo stesso andamento si registra per l’indice di trasmissibilità basato sui casi con ricovero ospedaliero: Rt=0,79 all’8 febbraio contro Rt=0,86 al 1° febbraio.
Secondo il report il tasso di occupazione dei posti letto in terapia intensiva continua a diminuire arrivando all’11,6% del 15 febbraio rispetto al 14,2% dell’8 febbraio. Il numero assoluto di persone ricoverate in terapia intensiva diminuisce, passando da 1.376 a 1.119 con un decremento relativo del 18,7%.
Il tasso di occupazione in aree mediche Covid-19 a livello nazionale è anch’esso in leggera diminuzione; è pari al 23,8%.Due Regioni/Province autonome sono classificate a rischio alto, a causa dell’impossibilità di valutazione per incompletezza dei dati inviati; cinque sono classificate a rischio moderato. Le restanti 14 sono classificate a rischio basso.
“L’attuale situazione caratterizzata da elevata incidenza non consente una puntuale mappatura dei contatti dei casi, come evidenziato dalla bassa percentuale dei casi rilevati attraverso l’attività di tracciamento”, si legge nel report.
L’epidemia “conferma un trend in decrescita, pur rimanendo in una fase delicata. È comunque necessario continuare con il rigoroso rispetto delle misure comportamentali individuali e collettive raccomandate, ed in particolare distanziamento interpersonale, uso della mascherina, aereazione dei locali, igiene delle mani, riducendo le occasioni di contatto e ponendo particolare attenzione alle situazioni di assembramento”. Secondo gli esperti, “l’elevata copertura vaccinale, in tutte le fasce di età, anche quella 5-11 anni, il completamento dei cicli di vaccinazione e il mantenimento di una elevata risposta immunitaria attraverso la dose di richiamo, con particolare riguardo alle categorie indicate dalle disposizioni ministeriali, rappresentano strumenti necessari a mitigare l’impatto soprattutto clinico dell’epidemia”.