Dall'Italia
Coronavirus, daTaiwan 280mila mascherine per il Vaticano e la Cei
La solidarietà del mondo per l’Italia non si ferma. Sono arrivate 280mila mascherine dal governo di Taiwan per papa Francesco, il Vaticano e la Cei e, attraverso di loro, per tutti coloro che, dalle strutture ospedaliere alle congregazioni religiose, stanno combattendo l’epidemia a fianco dei malati e delle persone più vulnerabili.
Ad accoglierle questa mattina nella sede dell’ambasciata di Taiwan presso la Santa Sede in via della Conciliazione a Roma c’erano, con l’ambasciatore Matthew Lee, il segretario generale della Cei, monsignor Stefano Russo, padre Donato Cauzzo per i Camilliani e un rappresentante della Farmacia vaticana. Il governo di Taiwan risponde così al Vaticano che aveva chiesto un aiuto per sostenere le strutture della Chiesa in Italia, particolarmente impegnate nella lotta contro il Coronavirus. Le mascherine sono “un segno della solidarietà e della vicinanza di Taiwan per l’Italia”, dicono all’ambasciata. Ma anche un aiuto alla Chiesa italiana, in memoria dei 100 sacerdoti morti in questi giorni di epidemia per Coronavirus. Le mascherine sono uno “strumento di sicurezza” necessario ed essenziale per chi lavora a fianco dei malati.
Questa mattina, le mascherine sono state consegnate alla Conferenza episcopale italiana e ai Camilliani e sono state caricate e portate a tre ospedali romani: Bambino Gesù, Gemelli e Campus biomedico.
Questa donazione di oggi – fanno sapere dall’ambasciata – si inserisce in una serie di altre iniziative di solidarietà che sta portando avanti il governo di Taiwan da due mesi, da quando cioè è partita la pandemia in Italia. Sono state già fatte donazioni di cibo e materiale protettivo a diverse congregazioni religiose che sono particolarmente impegnate a fianco dei malati e ci saranno in futuro altre iniziative tanto che il governo di Taiwan sta valutando cosa serve.
“Taiwan è uno dei pochi Paesi che ha avuto successo nella lotta contro questo virus”, ha detto oggi l’ambasciatore Lee ai presenti. “Questo è stato possibile perché il governo ha reagito subito e con efficienza e ha preso tutte le misure necessarie come i tamponi a tutta la popolazione e la cura dei contagiati”. L’ambasciatore ha ricordato che Taiwan è stata colpita duramente nel 2003 dall’epidemia della Sars ma ha anche riconosciuto come quella prova abbia acconsentito oggi all’isola di acquisire gli strumenti e le modalità necessari per affrontare l’emergenza di oggi. “Questa donazione al Vaticano è un segno concreto per condividere l’efficienza della fabbricazione delle mascherine taiwanesi e l’esperienza maturata sul campo in questi anni nella lotta contro i virus”.