Coronavirus e la nuova zona arancione scuro. Il sindaco Lattuca: “Davanti a certi numeri non si poteva fare in maniera diversa”

“Quando suona un campanello d’allarme così forte, non si può non ascoltarlo anche se ci rendiamo conto di quali sono i disagi per gli studenti e le famiglie”. Così si è espresso questa mattina il sindaco Enzo Lattuca dalla sua pagina Facebook. In diretta online ha fornito i  numeri e dati che hanno motivato l’assegnazione del cesenate (e del riminese e ravennate) alla fascia arancione scuro. Con la conseguenza, più contestata in particolare via social, della chiusura delle scuole e didattica a distanza al 100 per cento, dalla primaria all’università. Restano in presenza gli asili nido e le scuole dell’infanzia.

“È avvenuto – ha detto il primo cittadino cesenate – che nelle ultime settimane si è diffusa la variante inglese del virus, più contagiosa e diffusiva tra  i giovani, con una esplosione di contagi nel mondo delle scuole. Per questo il Comitato tecnico scientifico nel giorno stesso dell’emissione dell’ordinanza regionale che ha stabilito la chiusura delle scuole in zona arancione scuro, ha stabilito anche la soglia europea dei 250 contagi per 100mila abitanti come soglia critica per stabilire misure di contenimento più stringenti”.

I dati che hanno determinato le nuove restrizioni dicono che negli ultimi 7 giorni si sono registrati oltre 500 nuovi casi settimanali di positività, ha commentato il sindaco.

I 1000 casi alla settimana, ovvero i circa 150 casi al giorno dal 12 al 18 febbraio ci tenevano leggermente sopra la soglia, ora sono quasi raddoppiati. Nella settimana dal 23 febbraio al 1° marzo ci stiamo avviando al raddoppio della soglia indicata come parametro di chiusura scuole. Un secondo dato da analizzare riguarda la percentuale di positivi sui tamponi effettuati che negli ultimi due giorni è salita a sfiorare il 20 per cento. In gennaio il picco lo avevamo avuto tra il 4 e il 10 ed era del 13 per cento.

Venendo alle scuole, tra gennaio e febbraio è cambiato il quadro.  

A gennaio c’erano 15 focolai attivi nelle scuole, a febbraio ne abbiamo avuti 61. A gennaio le quarantene in età scolare erano 583, a febbraio nel cesenate erano salite a 1995. I positivi in età scolare erano 222 in gennaio, in febbraio erano 394 di cui la maggior parte negli ultimi 10/15 giorni. E ancora: in febbraio abbiamo avuto 112 positivi nella scuola primaria, 79 nella scuola media, 147 nelle scuole superiori. Dati che comprendono studenti e personale.

Nel Cesenate e nel Rubicone dai 12 focolai della settimana fino al 7 febbraio siamo saliti ai 22 nella settimana dal 22 al 28 febbraio. I tamponi eseguiti nelle scuole da 3500 in gennaio, salgono a 7000 in febbraio.

“Sappiamo quanto sia problematica la sospensione della didattica in presenza, ma davanti a un campanello d’allarme così forte, io non mi sarei mai assunto al responsabilità di impedire l’assunzione di misure. Anche se non è il sindaco che può impedire questo, è una scelta opportuna in questa fase”

Ad oggi, ha spiegato Lattuca, i ricoverati per Covid al Bufalin sono 90,  il tetto massimo dei ricoveri lo avevamo raggiunto il 7 gennaio con 104 ricoveri.

Ma, come abbiamo visto a Bologna con ritardo di 10 giorni secondo il ritmo di questo virus che ormai conosciamo, questa pressione sui nuovi casi di contagio si è tradotta in pressione sui ricoveri. Speriamo che da noi non sia così.

“Alle scuole materne la percentuale è di 5-10 volte più bassa”, motivo per cui restano aperte.

In zona arancione è consentito fare sport in forma individuale e solo all’aperto, attività motoria e passeggiate in prossimità della propria abitazione, rispettando le distanze e con obbligo di mascherina. Sono sospese mostre e servizi di apertura di musei e luoghi della cultura. Restano aperti su prenotazione i servizi bibliotecari della Malatestiana. Non ci sono nuovi limiti alle attività economiche. Resta attivo il servizio di asporto per bar re ristoranti. Gli spostamenti dei cittadini permessi solo nel comune e secondo esigenze di lavoro e necessità.

Il sindaco ha annunciato un incontro per domani con associazioni sportive di cui farà avere informazioni più dettagliate.

Sentito personalmente il mnistro del lavoro che ha detto che arriveranno il bonus baby sitter e i congedi parentali, ha concluso Lattuca.