Coronavirus, Fondazione Migrantes: “non dimenticare le famiglie dei circensi e lunaparkisti”

La pandemia che stiamo vivendo non ha solo conseguenze sanitarie ma anche economiche per tante realtà fragili che spesso vengono dimenticate e che “non potranno lavorare per diversi mesi ancora”.

La denuncia arriva, in una nota diffusa oggi, dalla Fondazione Migrantes che cita in particolare il mondo delle giostre e dei circhi che stanno vivendo una grave condizione dal punto di vista economico.

Un mondo che “fa fatica a chiedere visto che sono sempre andati avanti con il proprio lavoro”, dice il direttore generale della Fondazione Migrantes, don Gianni De Robertis. “La sospensione delle attività pubbliche a carattere culturale e ricreativo ha significato l’impossibilità per queste categorie di soddisfare i bisogni più elementari delle proprie famiglie – evidenzia la Fondazione Migrantes -. Queste persone sono oggi prive di ogni reddito, e tuttavia continuano a sostenere spese rilevanti. Persone che hanno anche difficoltà a chiedere il contributo ‘buoni spesa’ ai comuni di residenza considerato che questi sono distanti dal luogo dove ora sono fermi i circhi e i lunapark”.

La Fondazione Migrantes, che da anni segue pastoralmente lo spettacolo viaggiante, e la Caritas Italiana si sono fatti prossimi a queste persone rispondendo a diverse richieste di sostegno.

La Fondazione Migrantes chiede che le istituzioni “non si dimentichino di queste persone garantendo loro la possibilità di sopravvivere e di continuare a sperare e a conservare il proprio lavoro”.

“Il circo e il lunapark costituiscono una parte importante della cultura e tradizione italiana che non possono finire con questa pandemia”, conclude don De Robertis.