Cesena
Coronavirus. Il sindaco Lattuca: “Al momento tutta la nostra struttura sanitaria sta tenendo”
Conferenza stampa via Skype per il sindaco Enzo Lattuca. L’incontro con i giornalisti si è concluso a mezzogiorno. Due i grandi temi trattati, entrambi legati all’emergenza da Coronavirus. La situazione dal punto di vista sanitario e le misure adottate dal Comune per aiutare da un punto di cista economico chi sta facendo fatica a causa del Covid-19.
“Nel tempo residuo rimasto dalle urgenze legate al Coronavirus – ha detto il primo cittadino – a programmare alcuni interventi a sostegno delle attività e delle famiglie. Interventi già condivisi con i sindaci dell’Unione dei Comuni della Valle del Savio. Si tratta innanzitutto di interventi per un primo tempo pensati per ripartire. Quando sarà? Nessuno lo sa, ma noi speriamo prima possibile. Abbiamo adottato misure per le famiglie e le aziende per poter avere ossigeno da rimettere nella ripresa, che speriamo possa avvenire prima possibile”.
“Si tratta – ha proseguito Lattuca – di oltre 5 milioni e mezzo di euro che possiamo allungare nei tempi di incasso per il Comune grazie a una disponibilità sui conti correnti di circa venti milioni di euro. Per un secondo tempo, si tratta di impegni che potremmo assumere, nei margini consentiti, quando il governo risponderà alle richieste dell’Anci cui noi abbiamo partecipato. Per esempio, poter spendere l’avanzo di bilancio 2019, con il chiaro intento di contribuire alla ripresa economica del territorio”.
Inoltre, ha detto ancora Lattuca per quanto riguarda le misure economiche, “esentiamo dal pagamento della Tari, per il periodo di chiusura, le imprese che non hanno svolto attività, come ad esempio i bar e i cinema, con uno sconto proporzionale. Non vorremmo neppure bloccare le gare d’appalto, in modo da poter ripartire appena possibile. Nel dettaglio, le scadenze della Tari, che riguardano 50 mila utenze tra famiglie e imprese vengono spostate dal 31 maggio al 31 luglio e dal 31 luglio al 30 settembre. E qui parliamo di quasi sei milioni di euro”.
Poi ci sono altri rinvii che riguardano una platea minore di attività e cittadini con circa 660 utenze. “Il rinvio del conguaglio Tari dello scorso anno dal 31 marzo al 30 giugno – ha proseguito Lattuca -. Passa dal 30 aprile al 30 giugno la tassa sulle insegne e sui cartelli pubblicitari e dal 31 marzo al 30 giugno quella per l’occupazione di suolo pubblico. Vengono sospesi tutti i canoni di locazione che riguardano immobili del Comune (al 31 maggio), impianti sportivi compresi (al 30 giugno). Vengono spostate le iscrizioni ai nidi al 30 maggio, così come sono confermate le rette pagate dal Comune per le scuole materne”.
Sullo stesso tema, il sindaco ha aggiunto infine che vengono sospesi tutti i procedimenti amministrativi e c’è il differimento delle ordinanze di ingiunzione al 16 aprile, così anche la scadenza delle domande per i contributi economici. Abbiamo un obiettivo chiaro: evitare di ritardare gli investimenti già programmati, come ad esempio la gara d’appalto per i lavori del viadotto Kennedy”. Anche se, ha voluto aggiungere, “abbiamo solo percezione di quanto sarà diverso il futuro. Molte cose cambieranno”.
Sul versante sanitario, il sindaco ha aggiornato sui numeri a oggi. “I nuovi casi di oggi sono una trentina, in linea con i giorni scorsi. Da una settimana sono una cinquantina su base provinciale, di cui 10-15 sono i ricoverati, gli altri seguiti a domicilio. Il sistema è sostenibile a due condizioni: che non si prolunghi per troppe settimane e inizi un turn over di dimissioni e guarigioni. Circa il caso degli ospiti della casa di riposo “Maria Fantini”, vi dico che al momento i casi sono in totale 13 e due operatori sanitari. Uno al momento è ricoverato, un altro è deceduto. Gli altri sono tutti seguiti a casa. A tutti loro la polizia municipale ha consegnato 120 mascherine che sono un dono di un imprenditore. Anche un agente della Municipale, contagiato e residente a Bertinoro è stato dimesso”.
“Le misure restrittive stanno funzionando – ha voluto precisare il primo cittadino -. Quando i sanitari si recano presso le abitazioni dei contagiati constatano che i contatti ora sono pochi, si limitano ai familiari. In Terapia intensiva al momento non ci sono criticità. Se i pazienti vengono approcciati, come sta accadendo, per tempo, abbiamo notato che le criticità sono molte di meno e si riescono a trattare meglio. In questo tempo abbiamo meno casi delle altre province. Ciò ci consente di organizzarci per tempo. In questo modo riusciamo a reggere e abbiamo anche qualche posto per gli altri territori”.
“Nessuno -ha detto con enfasi Lattuca – finora ha mai avuto un trattamento meno attento rispetto a ciò che avrebbe meritato. Vi assicuro che medici, infermieri e tutto il personale, così mi riferisce il direttore del “Bufalini” non vuole rimanere a casa. Oggi abbiamo 100 posti letto Covid-19, avendo rinviato tutto ciò che era rinviabile e dopo aver dirottato le urgenze sulle case di cura e nei reparti ancora attivi. Per esempio, la chirurgia oncologica rimane attiva”.
Da domani sarà attivo un progetto di volontariato per fare sentire meno soli i ricoverati. Le richieste verranno raccolte al sabato, al martedì e al giovedì e le consegne saranno effettuate il giorno seguente. Faremo questa attività con i volontari che in questi giorni si sono proposti, in gran parte giovani. Porteremo beni di prima necessità, con biancheria, spazzolino, carta, penna, libri, giornali, indumenti…”.
Infine un pensiero per i senza fissa dimora e la mensa della Caritas. “La casa di accoglienza notturna in vescovado è aperta 24 ore al giorno per 12 persone e così anche il dormitorio di via Strinati dove sono ospitate 24 persone. E’ stata aperta una casa dell’Arci ad Oriola dove hanno trovato riparo nove persone. Infine, la mensa della Caritas, in questi giorni chiusa, viene sostituita con un servizio effettuato nei locali Auser all’ex Comandini grazie ai volontari Caritas. E’ arrivata anche qualche richiesta per i posti messi a disposizione dei titolari di 13 B&B per operatori sanitari che in questo modo possono anche decidere di non tornare nelle proprie abitazioni a un prezzo convenzionato di 25 euro che verrà coperto dall’Ausl”.