Cesena
Coronavirus, la Centrale del Latte di Cesena continua il suo lavoro quotidiano con tutte le precauzioni del caso
La Centrale del Latte di Cesena continua il suo lavoro quotidiano con tutte le precauzioni del caso. Lo conferma il direttore Daniele Bazzocchi spiegando che l’azienda, con sede a Martorano, si è mossa dal primo giorno rispetto alla sicurezza sanitaria. “Già lunedì 24 febbraio – dice Bazzocchi – abbiamo deciso che tutti i nostri dipendenti, sia in stabilimento, sia impiegati, sia i nostri venditori, usassero la mascherina. E devo ringraziarli tutti perché hanno risposto positivamente. Ci eravamo attrezzati per cui le mascherine le avevamo già”.
Essendo un’azienda alimentare, le precauzioni in materia di igiene sono già molto ferree, però con l’emergenza sono state intensificate. “Abbiamo prima rallentato e poi fermato gli incontri con persone esterne, allo scopo di ridurre al minimo i rischi. La nostra zona è ancora, fortunatamente, abbastanza “salva” da contagio, ma lo rimarrà solo se tutti seguiremo le regole”.
Dentro allo stabilimento i dipendenti devono stare più attenti del solito e rimanere a distanza gli uni dagli altri ed evitare assembramenti.
Il latte lavorato in stabilimento proviene dagli allevamenti dei soci romagnoli e l’approvvigionamento è continuo e senza intoppi. I supermercati hanno aumentato le richieste perché in consumatori hanno fatto scorte, però sono venuti meno, gradualmente, altri canali importanti di vendita come mense, alberghi, ristoranti e bar.
“Al momento la mole di lavoro è, più o meno, quella di sempre. Credo che le quantità di prodotto commercializzate, alla fine del mese, saranno un po’ meno rispetto al normale, però non noto grosse differenze. Il vantaggio – continua Bazzocchi – di essere una struttura insita nel territorio e che raccoglie latte di allevatori della zona, è quello di garantire le forniture. Le brevi distanze e una struttura agile ci permettono di garantire continui rifornimenti”.
Sono aumentate le vendite di latte a lunga conservazione e anche di formaggi stagionati. Quest’anno, a causa dell’inverno mite, la produzione di latte è stata superiore rispetto ad altri anni. Le vacche producono quotidianamente e il ciclo non può fermarsi. Il punto vendita aziendale è aperto anche se i consumatori possono accedere scaglionati, in modo da non creare assembramenti all’interno. “Siamo ottimisti e supereremo tutti assieme questo momento difficile – conclude il direttore – certi che le famiglie del territorio continueranno a porci fiducia e a consumare i nostri prodotti locali”.