Cesena
Coronavirus. Le peripezie della cesenate Simona Baccanti, ora bloccata in Norvegia
Ha trovato rifugio in Norvegia Simona Baccanti, dopo una lunga peripezia per sfuggire al Coronavirus. La 25enne milanese, ma residente a Cesena, è stata nel capoluogo lombardo per iniziare una nuova vita insieme al proprio fidanzato Birk Alexandersson e, a causa di impegni universitari a Kolding, i due sono partiti per la Danimarca a fine febbraio. La situazione sanitaria è precipitata nell’arco di 10 giorni in Italia e la coppia, non potendo rimanere in Danimarca, ha scelto di trasferirsi a Oslo, città natale dell’uomo. Presso l’abitazione dei genitori di Birk, i primi 14 giorni sono trascorsi in quarantena obbligata.
Quali sono le predisposizioni del governo norvegese per fronteggiare il Covid-19?
Le regole sono contraddittorie perché settimane fa non si poteva andare al supermercato ma era concesso, a giorni alterni, uscire per passeggiare al parco. Vedo tanta gente che fa jogging (sono due i metri di distanza da rispettare, ndr), affolla negozi e bar che sono aperti noncuranti dell’emergenza. Le scuole riapriranno dopo il 13 aprile. Solo a Oslo resteranno chiuse.
Secondo lei perché le misure adottate sono differenti rispetto a quelle italiane?
Sicuramente il dato di persone decedute a causa del Covid-19 è esiguo e la popolazione non si sente in pericolo, a differenza della Danimarca. La stampa norvegese afferma che in Italia il numero di morti è così alto a causa dell’uso improprio di antibiotici. Qui invece è molto limitato.
È preoccupata?
Sono più preoccupata rispetto ai norvegesi. Credo stiano sottovalutando il problema reale.
Come passa il tempo?
Non ho avuto problemi di salute e finita la quarantena ho ripreso ad andare al supermercato e al parco sotto casa. Ne approfitto per studiare e terminare il secondo master in design.
Tornerete in Italia?
Lo faremo non appena la situazione si sarà calmata. In ogni caso i voli sono bloccati fino al 13 aprile.