Coronavirus, nuovo decreto: slittano all’11 gennaio le lezioni in presenza per il 50 per cento degli studenti delle superiori

È slittata al prossimo 11 gennaio la ripresa dell’attività didattica in presenza, per il 50 per cento degli studenti delle scuole secondarie di secondo grado. Lo ha deciso il Consiglio dei ministri, conclusosi alle 00,35 di questa notte, approvando un nuovo decreto legge che introduce ulteriori disposizioni urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da Covid-19.

Nel nuovo provvedimento vengono rivisti i criteri per l’individuazione degli scenari di rischio sulla base dei quali saranno applicate le misure previste per le zone “arancioni” e “rosse”. In particolare, verranno presi in considerazione valori più “rigidi” dell’indice di trasmissibilità Rt.

Per quanto riguarda invece l’attuazione del piano di somministrazione del vaccino contro il contagio da Covid-19, spiega Palazzo Chigi, “sono previste specifiche procedure per l’espressione del consenso alla somministrazione del trattamento, per gli ospiti di residenze sanitarie assistite (o altre strutture analoghe), che siano privi di tutore, curatore o amministratore di sostegno e che non siano in condizione di poter esprimere un consenso libero e consapevole alla somministrazione del vaccino”.

Il governo ha esteso per il periodo compreso tra il 7 e il 15 gennaio il divieto, su tutto il territorio nazionale, di spostarsi tra regioni o province autonome diverse, tranne che per comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute. “È comunque consentito il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione, con esclusione degli spostamenti verso le seconde case ubicate in altra regione o provincia autonoma”, spiega in una nota Palazzo Chigi.

Nel prossimo fine settimana, quello del 9 e del 10 gennaio, l’Italia intera sarà “zona arancione”. Come già successo nelle ultime settimane, “saranno comunque consentiti, negli stessi giorni, gli spostamenti dai Comuni con popolazione fino a 5.000 abitanti, entro 30 chilometri dai relativi confini, con esclusione degli spostamenti verso i capoluoghi di provincia”.

Inoltre, sino al 15 gennaio, nei territori inseriti nella cosiddetta “zona rossa”, è confermata la possibilità, già prevista dal decreto legge n. 172 del 18 dicembre 2020, di spostarsi, una sola volta al giorno, in un massimo di due persone, verso una sola abitazione privata della propria Regione. “Alla persona o alle due persone che si spostano – precisa Palazzo Chigi – potranno accompagnarsi i figli minori di 14 anni (o altri minori di 14 anni sui quali le stesse persone esercitino la potestà genitoriale) e le persone disabili o non autosufficienti che con queste persone convivono”.