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Coronavirus. Papa Francesco dona alla Conferenza episcopale dello Zambia tre ventilatori e diversi dispositivi medici
Si allunga la lista di aiuti donati da papa Francesco per alleviare le sofferenze delle popolazioni più vulnerabili nel mondo nell’attuale emergenza Coronavirus.
La Santa Sede ha fatto pervenire alla Conferenza episcopale dello Zambia (Zccb) tre ventilatori e diversi dispositivi medici, tra i quali mascherine. A consegnarli, il 25 maggio – informa un comunicato pubblicato sul blog dell’Amecea, l’Associazione dei membri delle conferenze episcopali dell’Africa orientale – è stato il nunzio apostolico in Zambia e Malawi, monsignor Gianfranco Gallone.
I tre ventilatori sono destinati al Cardinal Adam Memorial Hospital di Lusaka, al Chilonga Mission Hospital nella Provincia di Muchinga al St. Dominic’s’ Mission Hospital nella Provincia del Copperbelt.
“Con questo dono Francesco vuole dare un piccolo contributo a chi sta soffrendo e non ha i mezzi per curarsi”, ha spiegato monsignor Gallone, aggiungendo che “il Papa è preoccupato anche per chi ha perso il lavoro e non ha più cibo”.
Le attrezzature sono state ricevute in consegna da monsignor Moses Hamungole, vescovo di Monze, che a nome della Conferenza episcopale ha ringraziato il Santo Padre, assicurando che i ventilatori saranno usati per i malati più critici nei tre ospedali cattolici. Presente alla consegna anche il segretario permanente del Ministero della Sanità zambiano, Kennedy Malama, che ha riconosciuto l’importante contributo della Chiesa locale nell’attuale emergenza sanitaria.
La Chiesa zambiana si è subito mobilitata per dare supporto al programma di aiuti messo in campo dal Governo di Lusaka. Lo scorso aprile la Conferenza episcopale ha istituito un fondo speciale per finanziare la prevenzione e assistere i malati, ma anche anziani, persone con disabilità mentali e fisiche, orfani e indigenti. A questi ultimi è rivolto anche il “Covid-19 Jesuit Relief”, un nuovo programma di aiuti lanciato dalla Provincia dello Zambia e del Malawi della Compagnia di Gesù per sostenere le fasce sociali più vulnerabili.
Al 29 maggio nel Paese africano risultavano in tutto almeno 1.057 casi, di cui 779 guarigioni e 7 decessi.