Coronavirus, Protezione civile: “Attualmente positive 75.528 persone e guarite 14.620, mentre ci sono 812 nuovi deceduti”

“Attualmente positivi al Coronavirus in Italia sono 75.528 persone, in più rispetto a ieri ci sono 1.648 pazienti, 3.981 sono in terapia intensiva, 27.795 sono ricoverati con sintomi, 43.752 (58 per cento del totale) sono in isolamento a casa con pochi o nessun sintomo. Purtroppo, registriamo 812 deceduti in più. I totali guariti complessivo è di 14.620, mentre sono 1.590 i guariti in più da ieri, il numero più alto in un giorno dall’inizio dell’emergenza”.

Sono i dati forniti, stasera, da Angelo Borrelli, capo del Dipartimento della Protezione civile, durante la conferenza stampa a Roma, per fare il punto della situazione sull’emergenza legata alla diffusione del Coronavirus in Italia. I deceduti totali dall’inizio dell’epidemia sono 11.591.

Borrelli ha anche fornito i dati sui pazienti trasferiti con la cross: in totale 94 dalla Lombardia, quindi 2 in più rispetto a ieri. “Era previsto un trasferimento di 6 pazienti in Germania – ha ricordato il capo del Dipartimento della Protezione civile, ma per la sanificazione dell’aereo non è possibile, recupereremo domani”.

“Oggi – ha proseguito Borrelli – abbiamo dato corso anche all’installazione di un ospedale da campo nella Regione Marche delle Forze armate, in particolare della Marina. In 72 ore sarà installato: avrà 40 posti di degenza ordinaria e 2 o 3 posti di terapia intensiva. Funzionerà grazie al personale militare. Per il funzionamento della terapia intensiva provvederemo a mandare dei medici della task force”.

Il capo del Dipartimento della Protezione civile ha infine richiamato l’attenzione sui denunciati dal ministero dell’Interno per la mancanza del rispetto dei divieti posti in campo dal Governo. “Solo ieri – ha affermato – 6.650 persone sono state denunciate per il mancato rispetto della quarantena e tra queste ci sono anche persone positive. Questo è un comportamento che non va tenuto perché si possono contagiare altri connazionali. Inoltre, ci sono pesanti conseguenze penali. Si deve uscire di casa solo per gli stretti casi previsti dalle norme”.