Cesena
Crisi in Venezuela, a Cesena una mostra del fotoreporter Graziano Bartolini
Da Cesena uno sguardo al mondo. Domani, martedì 20 novembre, alle 17, presso il palazzo del Capitano sarà inaugurata la mostra “Nel nome del popolo. La trageda del Venezuela chavista”. Si tratta di una rassegna fotografica realizzata da Graziano Bartolini, fotografo e reporter che da oltre trentadue anni viaggia per l’America Latina e che solo quest’anno è stato per tre volte nel martoriato Venezuela. La rassegna, che sarà inaugurata da Ines Briganti, presidente dell’Istituto storico Folrì-Cesena, da Domenico Guzzo, responsabile scientifico del programma, e dall’autore, illustra il volto di Caracas oggi: una città verticale e una città obliqua. “Sono stato invitato dell’ambasciata italiana in Venezuela per realizzare un lavoro sulle architetture che progettisti italiani costruirono negli anni ‘50 del secolo scorso. Mi sono trovato davanti a una dura realtà che ha preso avvio 5/6 anni fa. Non potevo girarmi dall’altra parte così ho iniziato a documentare fotograficamente per raccontare questa tragedia che il popolo sta vivendo”. Lo ha spiegato Bartolini aggiungendo che da questa serie di informazioni raccolte è nata l’idea di esporre a Cesena un “pezzo di contemporaneità”.
“La mostra si divide tra la città verticale e la città obliqua: da una parte i grattacieli e dell’altra i barrios”. Sono 30 le fotografie e circa una decina i pannelli che compongono il percorso espositivo. I commenti sono stati realizzati da una giornalista romana Barbara Schirulli e dallo stesso reporter Bartolini. La mostra, che si inaugura domani che e resterà aperta al pubblico fino al 20 dicembre prossimo il martedì, giovedì e venerdì dalle 16 alle 19 e il mercoledì, sabato e domenica dalle 10,30 alle 12,30 e dalle 16 alle 19, dopo Cesena andrà in giro per l’Italia e poi a Miami. Si tratta del primo appuntamento del programma “Nel più vasto mondo” organizzato dall’Istituto storico Forlì-Cesena e che si concluderà con la crisi dei grandi organismi internazionali che avrebbero dovuto assicurare la pace.