Cesena
Da Cesena al mondo: Sara Magalotti Mondello su Netflix
Da quando è stata diffusa online la serie “Summertime” di Netflix, l’immagine di Cesenatico, del suo canale, del grattacielo e del Grand Hotel è stata vista in tanti Paesi nel mondo. La storia, ispirata al celebre libro di Federico Moccia “Tre metri sopra al cielo” racconta di amori giovanili, di ricerca della propria identità, di scoperta di sé, con uno stile leggero e fresco, e ha incontrato, finora, l’apprezzamento del pubblico.
Nel cast della serie, oltre ad alcuni volti noti della Romagna, come Giuseppe Giacobazzi, c’è anche un volto cesenate, quello di Sara Magalotti Mondello. La giovane attrice, che ha già al suo attivo partecipazioni a telefilm noti come “Don Matteo” e videoclip per famosi artisti, interpreta una impiegata del Grand Hotel di Cesenatico, che stringe amicizia con Summer, la protagonista della serie, apparendo in più episodi.
Iniziamo dalla cronologia: quando sei venuta a conoscenza della volontà di realizzare la serie e come sono andati i provini?
Sono venuta a conoscenza dei provini per la serie quando tutti i miei amici mi mandavano molti messaggi con le foto degli annunci che tappezzavano la città di Cesena e dintorni con scritto: «cerchiamo ragazzi dai 18 ai 25 per una serie prodotta da Cattleya». Poi ho contattato il mio agente e gli ho richiesto di propormi per qualche ruolo. Lui l’aveva già fatto e diceva che cercavano ragazzi più giovani di me, ahimè. Quindi ho portato pazienza… Ma viene fuori un ruolo della mia età: Milena, la receptionist dell’hotel. Il regista sapeva che io ero romagnola e ha proposto alla casting director di vedermi per un provino. Lei ha contattato il mio agente. Ho fatto due o tre provini a Roma e poi è andata bene. E mi hanno presa.
Com’è stato il tuo arrivo sul set, il confronto con i “locali”, come i tuoi amici hanno preso la notizia?
I miei amici di Cesena erano più esaltati di me, perché per la prima volta conoscevano il progetto da tempo e in moltissimi si sono presentati ai provini anche a Cesena. E poi il Bagno Paradiso è il loro bagno da anni. Si trattava di una curiosa coincidenza. L’arrivo sul set a Cesenatico è stato strano perché proprio sul piazzale del grattacielo non c’erano i miei amici ad aspettarmi per andare al mare, ma c’era la produzione, i camion, i camerini, le luci, ecc… È stato strano poter lavorare nella città in cui sono cresciuta e non a Roma. Spero questo progetto incentivi a fare più cinema in Emilia-Romagna.
Com’è stato realizzare la serie? Vuoi raccontarci qualche aneddoto?
È stato bellissimo. Ho dovuto rispolverare il mio accento romagnolo che avevo abbandonato per via della recitazione, a favore di una dizione più pulita. Quando il regista Lorenzo Sportiello ha creato con me il personaggio di Milena mi ha spinta a creare una personalità molto forte solare, gentile, e tipicamente romagnola. All’inizio è stato difficile, perché appunto mi ero allontanata con gli anni dalle mie radici, ma una volta tirate fuori è stato bellissimo e molto divertente. Milena ha un’energia tutta sua, e mi ha permesso davvero di divertirmi sul set. Mi veniva da ridere recitando le sue battute in quel modo. Anche le persone sul set l’hanno apprezzata molto, i registi spesso mi mettevano in bocca battute che non erano scritte, improvvisando.
Qual è stata la cosa che ti è piaciuta di più?
Le attese in camerino con gli altri attori, la grandezza del set, finalmente girare della nostra regione. Finire la giornata lavorativa e tornare a casa. Quella vera, non la mia stanzetta di Roma, da sola. E uscire la sera con i miei amici di sempre.
Rivedendo la serie, secondo te ha reso una bella immagine della Romagna e di Cesenatico?
La serie ha reso Cesenatico per come è, se non più bella. Forse il mare è un po’ meno azzurro, la piadina più spessa, ma da locale ho apprezzato tanto e ho riconosciuto alcuni luoghi a me cari e mi ha riportata un po’ indietro nel tempo.
Venendo a oggi, come hai passato questi mesi di inattività?
Ero a Roma nella mia stanzetta. Ho cercato di vivere in pace e in solitudine questo periodo difficile. Sono davvero stata molto a casa, ma non è difficile per me. Per noi attori ci sono lunghi periodi di inattività, bisogna solo imparare a conviverci. Quindi tanta pazienza, yoga, videochiamate, letture, film, e soprattutto serie tv.