Da Farmville a Ortiamo Cesena. La start up che disegna il tuo orticello a pochi passi da casa

Da Farmville a Ortiamo Cesena. La start up che disegna il tuo orticello a pochi passi da casa

Pensate a Farmville, la realtà 3.0 in cui è possibile diventare contadini, aprite gli occhi e googlate “Ortiamo”, start up nata nel 2015 in provincia di Pesaro Urbino e arrivata in Romagna a Forlì, Ravenna e Cesena. Nella città malatestiana i protagonisti di questa avventura agricola sono Emanuele, Giovanni e Luana, soci e amici che condividono un comune stile di vita: lavorare prodotti bio a km 0. Nata nel 2017, ‘Ortiamo Cesena’ è presente sui terreni della vallata di Rio Marano e nasce con l’intento di sviluppare un’idea di agricoltura basata sul rapporto diretto con il consumatore, su una presa di coscienza della stagionalità dei prodotti, sulla loro tracciabilità e sicurezza alimentare. “Il nostro modo di fare agricoltura – spiega Emanuele Rubinetti, agricoltore 30enne, parte con uno smartphone sul quale tu disegni virtualmente il tuo orto, in base alle necessità di famiglia e alla stagionalità dei prodotti. L’utente disegna e noi realizziamo concretamente dando un nome all’appezzamento selezionato”.

Ortaggi ma anche animali?

Gli animali sono stati introdotti successivamente. Abbiamo delle galline che si alimentano degli scarti naturali prodotti dalle famiglie che hanno un loro orto. L’obiettivo è zero sprechi. In questo lavoro ciclico la gallina si alimenta in modo sano e la famiglia mangia le uova con la certezza di un’alta qualità alimentare.

Quanti sono gli orti gestiti?

‘Ortiamo Cesena’ è nata con 20 orticelli che nel corso dell’estate 2017 sono diventati 30 e oggi siamo a 60. Sono un impegno ma in tre ce la facciamo anche grazie all’aiuto di alcuni utenti che decidono di curarsi autonomamente il proprio fazzoletto di terra.

Tre soci che fino a qualche tempo fa non erano agricoltori?

Io lo sono sempre stato. Giovanni Belloni, invece, padre di tre figli, è uno osteopata che si è riscoperto amante della terra. A gennaio poi nella famiglia di ‘Ortiamo’ è entrata Luana. Lei lo scorso anno era una cliente, curava il proprio orto e più tardi ha deciso di dedicarsi completamente a questa realtà diventando nostra socia.

Quanto conta avere una famiglia alle spalle in questo settore?

Il 90% dei ragazzi che fa impresa nell’agricoltura ha genitori o nonni che svolgono quest’attività. Si parte avendo ereditato mezzi, terreni e strutture. A questo sostegno si aggiunge il supporto dell’Unione Europea che finanzia tanto. Gli istituti di credito ti vengono incontro ma non facilitano molto. È difficile fare impresa partendo da zero ma ciò che conta non è avere terreni o macchinari ma un’idea innovativa. Se non hai un’idea e continui a fare vecchia agricoltura, tempo qualche anno chiudi i battenti perché non c’è più il servizio della cooperazione di un tempo, non ci sono più i prezzi e le relazioni di un tempo, le richieste di standard di qualità sono cambiate. Oggi conta l’idea vincente senza di essa galleggi non vinci.

Ortiamo Cesena è reduce di un’esperienza a Riga, in Lettonia

Ortiamo Cesena è stata scelta dal Comune per partecipare al network Agri-Urban. Questo progetto ha interessato tutti i paesi membri dell’UE rappresentati ciascuno da una città. Per l’Italia è stata selezionata Cesena. A Riga abbiamo avuto modo di conoscere le realtà locali legate all’agricoltura e all’idea innovativa di sostenibilità. Un esempio fra gli altri: hanno ristrutturato la vecchia stazione centrale adibendola a mercato. Progetto discusso anche con l’assessore Francesca Lucchi in relazione a un’area dismessa del quartiere Fiorita dove potremmo allestire un mercato di giovani produttori locali.

Quali sono i progetti futuri di Ortiamo?

Il grande progetto sarà educativo. Abbiamo ottenuto l’abilitazione didattica per cui a breve partiranno percorsi con scuole, famiglie, e aziende. In questo senso ci prestiamo al welfare aziendale: tutti quegli imprenditori che vorranno regalare una giornata particolare ai propri collaboratori potranno rivolgersi a noi. Inoltre, da giugno partiranno serate a tema pensate per la promozione della terra, del prodotto made in Romagna e per avvicinare la città alla campagna.