Dall'Italia
Da oggi il personale sanitario militare potrà formarsi presso le strutture dell’Ausl Romagna
Un accordo certamente inedito quello stretto tra l’Azienda Usl della Romagna e la Sanità Militare che consentirà a una quarantina di ufficiali e sottoufficiali dell’Esercito e della Aeronautica di potersi formare all’interno delle strutture sanitarie civili per fronteggiare al meglio i momenti di emergenza sul territorio dovuti a catastrofi naturali o ad altre cause. Questa convenzione sottoscritta in mattinata dall’Ausl, nella persona del direttore generale Marcello Tonini, e dai rappresentanti degli enti militari dell’Aeronautica e dell’Esercito delle province di Forlì-Cesena, Rimini e Ravenna, darà il via a un corso triennale che si articolerà in un ciclo di lezioni formative per la durata – al momento – di 8 ore al mese.
“Per la prima volta presso l’Ausl Romagna, che conta oltre 1 milione e 200 mila abitanti, viene sottoscritta una convenzione a costo zero non vincolante per le parti. Una grande opportunità per la Sanità Militare (Igesan) e un nuovo cambio di gioco per l’Ausl Romagna”. A dichiararlo il Tenente colonello Nicola Marcello che ha spiegato come si sia arrivati a questa giornata significativa dopo anni di lavoro avviati nel 2014 e, più tardi, il 3 dicembre 2015 quando è stato firmato a Roma un protocollo d’intesa tra il ministro della difesa Roberta Pinotti e i presidenti delle regioni Emilia-Romagna, Toscana e Friuli Venezia Giulia.
Particolarmente soddisfatta l’assessore regionale al bilancio Emma Petitti che ha sottolineato come la Romagna sia la prima in Italia ad aver dato il via a questa collaborazione che, certamente, apporterà particolari vantaggi non solo alle forze dell’ordine e al sistema sanitario regionale, ma alla popolazione. “Si tratta di una accordo che ha due obiettivi: puntare sulla formazione del personale e degli ufficiali medici per fornire nuovi strumenti ai territori e implementare il grande impegno della Regione sulla sanità”. L’assessore, infatti, ha rammentato come la Regione Emilia-Romagna abbia investito nel sistema integrato e con progetti e risorse. Sono oltre 8 i miliardi del bilancio regionale destinati ai progetti e agli investimenti nella sanità. Il protocollo, inoltre, sarà ampliato anche all’Emilia.