Da Tokio a Cesena, le bracciate paralimpiche di Simone Ciulli

Ha portato il nuoto fiorentino a Tokyo e oggi è un modello da seguire (soprattutto per i più giovani).

Nell’ambito del progetto “Io e le storie per crescere” promosso dalla scuola primaria “Don Baronio” del 3° circolo didattico di Cesena, in via Bruno Giorgi a Cesena, si è tenuto questa mattina l’incontro con l’atleta paralimpico Simone Ciulli.

All’iniziativa hanno preso parte anche il sindaco di Cesena Enzo Lattuca, l’assessore allo Sport Christian Castorri, del Dirigente del Terzo circolo Enrico Flamigni e dell’insegnante referente del progetto Carlotta Benedetti.

Avviato a dicembre 2021, il progetto ha visto protagonisti sei campioni paralimpici che hanno partecipato a Tokyo 2020. È stato Antonio Fantin ad aprire la serie di incontri programmati. Il percorso, che ha coinvolto oltre 200 studenti e coordinato dai docenti della scuola primaria “Don Baronio”, è tutto incentrato sull’inclusione e sui sani valori e principi che caratterizzano la disciplina sportiva: dall’accettazione di sé al rispetto dell’avversario, dalla determinazione nel raggiungere gli obiettivi alla condivisione delle vittorie.

“In questi ultimi due anni – commenta il dirigente Flamigni nella nota stampa trasmessa dal Comune – sono cambiate tante cose per tutti noi. Insegnanti e famiglie stanno affrontando, insieme ai bambini, un modo diverso di fare e di essere scuola. Per questo motivo è cresciuta in noi la necessità di ricordarci che, anche nelle difficoltà, nelle fatiche, nelle distanze, possiamo e dobbiamo continuare a seminare e coltivare speranza nel cuore dei nostri 200 alunni. Con questa premessa è nato il progetto avviato il 14 dicembre scorso e che ha visto protagonisti sei campioni paralimpici che sono stati recentemente a Tokyo 2020. Ascoltare narrazioni è un’opportunità per capire meglio la propria vita. Per i bambini è più semplice affrontare paure e dubbi, così come la diversità, grazie ai personaggi di un libro con cui identificarsi oppure ascoltando le storie vere, magari di un campione sportivo. A noi adulti il dovere di trasmettere ai bambini il senso di solidarietà, di lavoro e spirito di squadra, di rispetto delle regole e degli altri, come parte integrante dello sviluppo della loro personalità”.

Simone Ciulli, nuotatore fiorentino, ha vinto la medaglia d’argento alle Paralimpiadi di Tokyo nella staffetta 4×100 stile libero. Simone alla nascita ha subito una cerebrolesione che gli ha provocato una lieve emiparesi alla parte destra del corpo. Tesserato al Circolo Canottieri Aniene di Roma e con il GS Fiamme Azzurre, ha scoperto il nuovo sin da bambino, come attività riabilitativa prima e come atleta agonista poi. A 9 anni ha iniziato la sua carriera di atleta agonista con la Fin per passare poi a 26 anni alla Finp capendo che il nuoto è tutta la sua vita. Ben 36 titoli italiani e 10 record italiani fanno da contorno alle medaglie dei giochi del Mediterraneo nel 2013, ai campionati europei di Funchal nel 2016 e a quelli di Londra nel 2019.

Tokyo2020 è stata la sua prima Paralimpiade ma ora l’obiettivo è andare a Parigi2024.