Cesena
Dal “Gran Gala Ior” oltre 85mila euro per la ricerca
Una raccolta fondi di 85mila euro a favore dell’innovazione in medicina e della ricerca scientifica che porta al letto dei pazienti nuove opportunità di cura, sempre più mirate e personalizzate.
La 14esima edizione del “Gran Gala Ior”, tenutasi ieri sera, giovedì 30 novembre, al Teatro Verdi di Cesena ha fatto registrare il record di incassi. Lo rende noto l’Istituto oncologico romagnolo in un comunicato stampa che fa il punto sulla serata di beneficenza.
Gremito il Teatro Verdi con 190 persone interessate a sostenere la lotta contro il cancro che si porta avanti ogni giorno nei laboratori dell’Irst “Dino Amadori” Irccs di Meldola, e del sostegno di tante realtà aziendali del Cesenate, tra cui la Siropack Italia Srl e Terre Cevico, main sponsor della serata.
Da sottolineare anche l’impegno delle istituzioni, da sempre vicine alla mission dello Ior. Far i presenti, Stefano Bonaccini, presidente della Regione Emilia-Romagna, che ha salutato lo Ior come “una delle realtà più straordinarie che abbiamo sul nostro territorio” e ha riferito di aver richiesto al Governo più risorse per la sanità pubblica.
Ha preso poi la parola il sindaco di Cesena Enzo Lattuca. “Tante volte – ha detto – vediamo il volontariato attivarsi di fronte alle emergenze, ma poi è difficile mantenere questa sollecitudine nel tempo. L’Istituto oncologico romagnolo questo fuoco riesce a mantenerlo sempre vivo”.
Fabrizio Miserocchi era al primo “Gran Gala” nella doppia veste di direttore generale dello Ior e di presidente dell’Irst. “Quella che porto avanti per la struttura di Meldola è una carica “di servizio” – ha spiegato -. Mi sono messo a disposizione per portare il mio contributo affinché l’Istituto che porta il nome del nostro fondatore rimanga un’eccellenza riconosciuta in tutta Italia, come da lascito proprio del professor Dino Amadori. Per garantire questo occorre un’alleanza sempre più stretta tra il mondo sanitario e il mondo del privato sociale, che lo Ior rappresenta. Questa serata dimostra che quando si fanno le cose insieme si possono raggiungere grandissimi traguardi. Ringrazio di cuore i nostri volontari, senza i quali non potremmo fare la differenza a beneficio dei pazienti della Romagna”.