Cesena
Dalla mensa Caritas al WellDone Cils, ospiti per un giorno
Il campanile della Cattedrale dice che sono le 12. Piazza della Libertà, con la pista da pattinaggio e le tante casette in legno a farne da corona, è abitata da tanti in questo assolato giorno di antivigilia del Natale. Poco più in là, a metà pomeriggio ci sarà il leader della Lega Matteo Salvini; a ruota, seguirà il ‘popolo delle sardine’ in piazza del Popolo.
C’è un altro ‘popolo’ in piazza della Libertà, e in particolare al ristorante WellDone Cils social food inaugurato nelle scorse settimane: sono i quaranta ospiti che ogni giorno, in media, frequentano la mensa della Caritas diocesana in via don Minzoni. Biciclette di ogni tipo, giacche a vento e berrette, arrivano alla spicciolata da ogni lato della piazza e fanno vari crocicchi come tanti se ne vedono davanti ai locali della movida cesenate. Hanno tra i quaranta e i sessant’anni. In prevalenza sono stranieri, ma la percentuale degli italiani è andata negli anni sempre aumentando. Il pranzo di oggi non viene sporzionato negli ambienti della mensa Caritas, ma servito nel luminoso locale che rende originale questo angolo di piazza in precedenza abitato dalla libreria Feltrinelli. Risotto funghi e carciofi, pollo e patate, dolce e caffè: l’allegro chiacchiericcio che caratterizza lo stare a tavola – in ogni tavola – si è fatto un poco più silenzioso a ogni portata servita dal personale del ristorante che si distingue oltre che per la proposta variegata e di qualità, per l’impiego inclusivo tra i propri dipendenti di persone disabili e svantaggiate.
Un sentito applauso è stato il ringraziamento a chi si è fatto promotore e sostenitore dell’iniziativa, a tavola al WellDone insieme ad alcuni operatori Caritas. Il grazie è stato riservato ad Amedeo Manuzzi, fondatore dell’omonima agenzia viaggi con sede a Cesena e da cinque anni volontario alla mensa della Caritas diocesana. “Quando ho ricevuto comunicazione di questo nuovo locale un poco ‘speciale’, ho pensato a questo pranzo ‘speciale’ – ha detto Manuzzi -. Nella mia vita, fatta di 12 giri del mondo, di cinque rinnovi di passaporto, di un amico in ogni angolo del pianeta, un incontro è stato fondamentale: quello con madre Teresa di Calcutta, in India. E per questo, sono invidiato anche da alcuni preti! È stato un incontro intenso e mi ha trasmesso insegnamenti di vita che ancora mi porto nel cuore: di farmi umile, di mettermi nell’ultimo posto. Di essere, e non di apparire. Ieri ho provato il menù proposto, questa mattina alle 9,30 ero qui per organizzare i tavoli. Tutto doveva essere perfetto per questi ospiti”.
“Abbiamo ben accolto con favore questa iniziativa di un nostro volontario – sottolinea il diacono Ivan Bartoletti Stella, direttore della Caritas diocesana –. Vivere un pranzo insieme in un così bel locale, insieme a tanti altri avventori, è una bella testimonianza per tutti”.
A conclusione, un caffè al bancone del bar. Alto, basso, macchiato, corretto. Ciascuno sceglie ciò che più desidera. Insieme a un sorriso, all’augurio di Buon Natale e alla gratitudine per un buon pranzo condiviso.
Foto Sandra e Urbano (Cesena)