Cesena
Dalle scuole progetti sostenibili per la città
Ci sono le microalghe che ripuliscono l’acqua, le ricette culinarie antispreco, l’ideazione di un’aula all’aperto, la gara di chi fa meglio la raccolta differenziata. Sono solo alcuni dei progetti e buone pratiche che questa mattina gli studenti e studentesse di alcune scuole superiori della città hanno presentato in piazza Almerici per celebrare la 54esima edizione della Giornata mondiale della Terra. L’iniziativa è stata organizzata dall’Ausl della Romagna ed è stata presentata dalla giornalista Elide Giordani, alla presenza dell’Amministrazione comunale.
“Qualche anno fa, in collaborazione con il Comune e l’Istituto oncologico romagnolo, abbiamo lanciato nelle scuole una proposta educativa innovativa sulla tutela dell’ambiente, educazione alla salute e peer education. La consapevolezza è che proteggere la salute dell’ambiente è anche proteggere la salute umana”, ha spiegato Antonella Brunelli, direttrice dell’Unità operativa Pediatrica e consultorio familiare.
I progetti delle scuole spesso sono attinenti al percorso di studi. Come quello elaborato dalla prima classe dell’indirizzo Biotecnologie ambientali dell’Istituto “Pascal” sulle alghe e microalghe che si alimentano di CO2 ripulendo così l’acqua e che sono buone anche da mangiare o come combustibile. “Stiamo studiando la creazione di una pellicola realizzata con le alghe per avvolgere gli alimenti che può essere a sua volta cotta e mangiata – spiega la docente di chimica Alessandra Volta -. Siamo in contatto con alcune aziende del territorio che sono molto interessate a questo progetto. È realizzato in collaborazione con la facoltà di Chimica e tecnologie per l’ambiente e per i materiali di Faenza, che è il naturale proseguimento di questo nuovo indirizzo del nostro Istituto che sta ottenendo un buon riscontro da parte dei ragazzi”.
Al Professionale “Versari” le studentesse dell’indirizzo Moda l’attenzione è stata puntata sulla sensibilizzazione dell’eccessivo acquisto di capi di fast fashion, la cosiddetta moda usa e getta, con abiti di bassa qualità a prezzi ridotti e collezioni che si rinnovano velocemente, con gravi ripercussioni per il Pianeta.
Al liceo “Righi” gli studenti dei Scienze applicate hanno ideato, stimolati da un concorso del Cnr, un supermercato sostenibile, mentre i futuri geometri del “Da Vinci” hanno illustrato diversi progetti: uno spazio didattico nel giardino della media “Viale della Resistenza”, un nuovo ingresso accessibile per la Pinacoteca e abitazioni momentanee per gli alluvionati.
All’Agrario “Garibaldi” protagonisti sono i prodotti alimentari e cosmetici coltivati e realizzati dagli stessi alunni, naturalmente tutto biologico, che si possono acquistare nello spaccio accanto la scuola. Al liceo “Monti” le studentesse hanno inventato gustose ricette per riciclare gli avanzi, che hanno consegnato personalmente ai cuochi delle Cucine Popolari.
Non è da meno l’Istituto economico “Serra” dove gli alunni ormai sono veri esperti nella raccolta differenziata, tanto che viene indetta una gara che premia la classe più brava. Perché, come dice uno studente: “L’educazione oltre che dalla famiglia, deve partire anche dalla scuola”.
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