Danni al Carisport, conto salatissimo

Un conto salatissimo lo ha pagato il Carisport: l’alluvione non ha risparmiato il palazzetto di basket e volley, così come la pista d’atletica ancora maggiormente colpita. A tirare le somme, a distanza di più di due settimane, è il direttore dell’impianto Massimo Santarelli. “Fin dai primi momenti dell’emergenza – dice – è incominciata a fuoriuscire dal sistema fognario l’acqua. A questa si è aggiunta quella proveniente dalla parte esterna. Il livello che abbiamo misurato è stato di 130 centimetri all’interno (i segni sono visibili sui muri, ndr)”.

Dopo un immenso lavoro dei volontari e di personale scelto e qualificato della Protezione civile, acqua e fango hanno abbandonato l’impianto, ma la ferita è molto profonda. Alcuni operai con le ruspe “stanno già smontando il parquet, che si è gonfiato. Abbiamo buttato anche gli arredi su misura del palazzetto in quanto di legno”.

Basta osservare i grandi cumuli di detriti fuori dal Carisport per capire la portata dei danni causati dall’esondazione del fiume Savio tracimato. “Nelle prossime settimane faremo verificare gli impianti elettrici e idraulici della struttura. Spero che lo Stato non ci abbandoni. Qui ci sono persone che lavorano. Questo è un punto cruciale della città, come dice anche la Costituzione nell’articolo 1, anche se prima bisogna aiutare chi ha perso la casa”.

Al momento è impossibile fare un pronostico sul quando tutto sarà sistemato. “I tempi si fanno lunghi: dobbiamo capire i fondi che arriveranno all’amministrazione e come vorranno impiegarli. Ci sono altre priorità rispetto a fare il parquet del Carisport, però quando ripartono dei centri di aggregazione come il nostro, ad esempio strutture come l’ippodromo, la pista d’atletica, il campo da calcio di Borello, così come avvenuto dopo il Covid, la collettività ha la percezione che riparta tutto. Quindi spero ci sia tanta sensibilità da parte delle istituzioni: sia nell’aiutare i privati nelle loro case ma anche le attività perché sono di cruciale importanza”.