Cesena
Di notte luci spente nei self-service che erogano carburante
“Dobbiamo tutti prendere atto della straordinarietà della situazione e non affrontarla con i metodi tradizionali: la forte speculazione – a quantità di petrolio e gas pressoché invariate, spesso governate da contratti a lungo termine con prezzi fissati in altro periodo – e l’isteria che caratterizza questa fase del mercato hanno fatti schizzare i prezzi così in alto”. Lo sostiene la Figisc Confcommercio cesenate, il sindacato degli impianti distributori di carburante. “Dobbiamo tornare indietro di 10 anni per trovare un prezzo della benzina e del gasolio quasi a questi livelli – prosegue Figisc Confcommercio cesenate -. E non c’era alcuna situazione di conflitto o sanzioni a gravare sul mercato. Da sempre accisa ed Iva compongono la parte maggioritaria del prezzo, sfiorando il 60 per cento di quello pagato dal consumatore e non si può far finta di ignorarlo. Ma, se questa situazione è insostenibile per i consumatori – usciti da due anni di pandemia – è ancor meno sostenibile per i gestori che, indipendentemente dall’andamento del prezzo, continuano a percepire 3,5 centesimi di euro (lordi) su ogni litro di prodotto immesso nel serbatoio degli automobilisti, continuano ad assolvere un pubblico servizio essenziale pur in presenza di vendite in progressivo declino e a sopportare i relativi costi connessi. Tutti elementi che stanno caratterizzando questa fase e che prefigurano un inesorabile fallimento delle gestioni medesime”. “I gestori, – prosegue Figisc cesenate – in attesa che si sciolgano i nodi dell’ammodernamento e del rilancio di un comparto che appare, oggi più che mai, essenziale al Paese e alla sua economia, chiedono che il Governo intervenga immediatamente dando applicazione a quanto previsto dalla legge in tema di Accisa anticiclica che consente, da una parte, di sterilizzare gli aumenti dell’Iva e, dall’altra, di creare un minimo di stabilità per famiglie ed operatori economici. In attesa che arrivino dal Governo i segnali richiesti i gestori, nel tentativo di arginare l’aumento vertiginoso dei costi a margini invariati, a partire dalla giornata di lunedì 14 marzo terranno spenta l’illuminazione degli impianti in modalità self-service durante le ore notturne. Altre iniziative – conclude Figisc Confcommercio cesenate – verranno valutate nei prossimi giorni per salvaguardare il mantenimento dei livelli occupazionali”.