Diaconi in uscita. Fraternità e formazione

Si è svolto dal 5 all’8 agosto, ad Assisi, il 29° Convegno nazionale del Diaconato in Italia, evento biennale che ha visto la partecipazione di oltre 230 partecipanti, 7 dalla nostra Diocesi. “Diaconi profeti e seminatori di speranza. Poveri. Profughi. Pianeta. Pace. Gesù Cristo è la nostra comune speranza!” Un titolo impegnativo e ricco, come lo scorrere delle giornate. Relazioni, laboratori, preghiera sono stati gli elementi pensati per questo convegno, insieme alle forti testimonianze, una delle quali quella del premio Nobel per la pace 2018, Denis Mukwege, da sempre in prima fila in Congo per salvare le donne vittime di stupro e si parla di 50 mila donne! Spiragli di luce, di speranza, in Italia, come in Europa e nel mondo, per riprendere coraggio nelle situazione dolorose sparse ovunque.

L’incontro con i diaconi delle varie zone ha permesso di allargare la visuale di questo ministero, sempre da approfondire e da sviluppare, in linea coi segni dei tempi. Un altro momento, come da tradizione, è stato quello nella ricorrenza di San Lorenzo, diacono e martire, in cui la fraternità del diaconato della nostra diocesi ha vissuto un momento di vita insieme e di formazione. Destinazione: monastero di Fonte Avellana, situato alle pendici boscose del monte Catria (1701 metri s.l.m.) a 700 metri sul livello del mare, in provincia di Pesaro-Urbino, domenica 11 agosto. Luogo di storia e di vita, le cui origini si collocano intorno al 980, quando alcuni eremiti scelsero di costruire le prime celle di un eremo che nel corso dei secoli diventerà l’attuale monastero. Fondato da San Romualdo, padre della Congregazione benedettina camaldolese, l’abbazia ebbe poi notevole impulso per l’opera di San Pier Damiani, che qui divenne monaco nel 1035 e priore dal 1043.

Dopo la visita guidata all’antico e splendido complesso monastico dedicato alla Santa Croce con lo Scriptorium, la Sala San Giovanni da Lodi, il Chiostro, la Sala del Capitolo, la Cripta, la Basilica Minore, alle 11 la celebrazione dell’Eucaristia ci ha visto tutti riuniti nell’antica cappella. Nel pomeriggio, padre Gianni Giacomelli, già priore del monastero, ha sviluppato il tema: “Una speranza costruttrice di carità, luce della Chiesa e del mondo”. Il tema della speranza ritorna impellente e ci prepara al prossimo giubileo del 2025. Lo scambio, la condivisione, la fraternità, la preghiera e anche la formazione sono elementi irrinunciabili per aiutarci a vivere in pienezza la dimensione del diaconato nella nostra Chiesa. 

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