Cesena
Dissesto idrogelogico. Bartolomei: ripensare il territorio
“In 50 giorni, tra l’1 settembre e il 20 ottobre, non è mai stata rilevata una quantità di pioggia così elevata sul nostro territorio da 75 anni ad oggi. Lo stesso può dirsi per gli ultimi 17 mesi. Viviamo in un continuo susseguirsi di eventi meteo pesanti, fino ad ora eccezionali, per cui occorre restituire sicurezza e serenità non solo a chi vive nei luoghi colpiti dalle alluvioni degli ultimi 17 mesi e dai consistenti e numerosissimi eventi franosi della collina, ma a tuƫti gli abitanti del territorio che vivono con l’ansia di poter essere anch’essi pesantemente coinvolti in futuro da queste catastrofi”.
Lo scrive Maria Grazia Bartolomei, candidata Pd a consigliere regionale.
“Pertanto sostengo la proposta del candidato Presidente della Regione per il centrosinistra, Michele De Pascale, di contrastare il dissesto idrogeologico investendo nella prevenzione, ripristinando l’Agenzia regionale di protezione e difesa del territorio oggi inglobata in altre strutture e realizzando un piano speciale di opere che non solo ricostruisca quanto andato distrutto, ma ripensi completamente il territorio”.
“A questo scopo – continua Bartolomei – il Governo, di fronte ad eventi straordinari di portata storica per durata e intensità, che peraltro colpiscono sempre più di frequente anche altre Regioni del nostro Paese, deve prendere atto che il cambiamento climatico è un’urgenza improrogabile e mettere risorse adeguate. Il presidente regionale dell’Ordine dei geologi dell’Emilia – Romagna afferma che la nostra rete idrica non può smaltire volumi di pioggia così consistenti come quelli che, con frequenza, cadono in poche ore.
Non è di conseguenza più sufficiente l’ordinaria manutenzione e pulizia dei corsi d’acqua, ma è necessario ridisegnare il reticolo idrico dell’intera Regione e ciò è di competenza del Ministero dell’ambiente. Occorre quindi potenziare la collaborazione tra i diversi livelli istituzionali e far giungere finalmente alle famiglie e alle imprese alluvionate le risorse statali promesse e quelle stanziate dall’Unione Europea.