Due grandi piatti in argento custoditi nel Museo archeologico di Cesena in mostra al Classis Museo di Ravenna

I preziosi missoria, due grandi piatti da mensa in argento tardo romani, custoditi nel Museo archeologico di Cesena, a partire da venerdì 12 giugno saranno in mostra al Classis Museo di Ravenna per l’esposizione organizzata dalla Fondazione Parco Archeologico di Classe Ravennantica dal titolo “Tesori Ritrovati: il banchetto da Bisanzio a Ravenna”.

La mostra temporanea, che inaugurerà in diretta streaming sui canali Facebook e Youtubedel Classis venerdì 12 giugno alle 11, approfondisce il tema del banchetto tardoantico e presenta alcuni oggetti da mensa in argento scoperti a Cesena e nell’area archeologica dell’Antico Porto di Classe. Questa mattina, martedì 9 giugno, sotto la supervisione delle funzionarie della Soprintendenza, una ditta specializzata nel trasporto di beni culturali ha imballato con la massima cura i due manufatti pronti per essere svelati al grande pubblico.

“Siamo lieti – commenta l’Assessore alla Cultura Carlo Verona – di contribuire attraverso il prestito dei due grandi piatti, vero e proprio fiore all’occhiello del Museo di Cesena, alla realizzazione del percorso di mostra che il Museo Classis ha magistralmente costruito. I due piatti argentei, utilizzati nella mensa di una ricca famiglia e ritrovati sul nostro territorio, sono i documenti di maggiore notorietà del Museo archeologico di Cesena e per la città rappresentano un vero motivo di orgoglio. Rappresentano il nostro passato e documentano il tramonto dell’epoca romana che è stata significativa per queste terre. Ma non finisce qui: dopo la tappa di Ravenna, i missoria partiranno alla volta di Budapest dove saranno protagonisti di un’ulteriore esposizione pubblica. Si tratta di due grandi occasioni molto importanti che offrono a un vasto pubblico la possibilità, in questo periodo di attesa dei prossimi lavori di riorganizzazione e allestimento del nostro Museo, di contemplare da vicino la rara bellezza dei piatti argentei cesenati”.

La narrazione della mostra allestita al Classis Museo di Ravenna prende avvio dalla documentazione del loro ritrovamento: nell’immaginario collettivo, il tema del tesoro nascosto e ritrovato per caso è al centro di numerosi rinvenimenti archeologici. In antico, molti occultamenti venivano fatti intenzionalmente per proteggere beni preziosi a fronte di una minaccia imminente (guerre, lotte civili, epidemie). Il sotterramento, nelle intenzioni di chi lo ha fatto doveva essere provvisorio e con la speranza del recupero. In realtà, come nel caso degli oggetti in mostra, spesso si rivela definitivo perché per molte ragioni non è stato possibile recuperarli: da qui il titolo Tesori ritrovati.