Valle Savio
E-45 e viadotto sotto sequestro. Il presidente della regione Bonaccini: “Operatività e collaborazione. Senza fare sconti alla sicurezza”
“La Regione c’è. Ed è pronta al dialogo e alla operatività in collaborazione con Anas, sindaci del territorio e rappresentanti delle imprese”. In una ‘sala nera’ del Comune di Cesena affollata come in poche (!) occasioni, il sindaco della regione Emilia Romagna Stefano Bonaccini alle 14,30 ha aperto la conferenza stampa in cui ha sinteticamente indicato priorità di intervento in relazione alla chiusura del viadotto Puleto della strada statale 3bis Tiberina (itinerario E45), nel comune di Pieve Santo Stefano, posto sotto sequestrato su ordine della Procura di Arezzo dalle 14 di mercoledì 16 gennaio. La chiusura della superstrada è in entrambe le direzioni tra gli svincoli di Canili e Valsavignone. Chiusura che ha di fatto spaccato in due la rete viaria dell’Italia centrale, con percorsi alternativi poco agevoli e dispendiosi. Non essendo presente una viabilità locale nel tratto di valico interdetto, la viabilità alternativa per le lunghe percorrenze sulla direttrice Orte-Cesena è costituita dalle autostrade A1 “Autostrada del Sole” (Roma-Firenze-Bologna) e A14 “Adriatica” (Ancona-Cesena).
“La priorità unica e necessaria, a cui non fare sconti di nessun tipo, è la sicurezza – ha sottolineato Bonaccini -. Può essere sbloccato il sequesto del viadotto? A questa domanda possono rispondere i tecnici. La regione mette a disposizione fondi straordinari per interventi che dovranno essere risolutivi nel lungo periodo e che riguarderanno tutto il tratto della E45 nella nostra regione. Nell’incontro di poco fa con le parti sociali, imprese e sindaci sono emerse criticità e ripercussioni pesanti sull’economia e sulla vita delle comunità. Con i colleghi toscani, territorialmente competente, abbiamo valutato i percorsi alternativi. Ad Anas chiediamo di fare interventi strutturali in tempi i più brevi possibili”.
“Nella giornata di martedì prossimo, o al più tardi mercoledì, una delegazione incontrerà il ministro delle infrastrutture Danilo Toninelli. Sarà un momento di confronto durante il quale metteremo a punto chi farà cosa tra Anas, Regioni, Comuni – ha sottolineato il sindaco di Cesena Paolo Lucchi –. Sarà inoltre presentata la richiesta di stato di calamità naturale, a tutela dell’intero territorio”.
Presenti sindaci della Valle del Savio e, in rappresentanza dell’Anas Toscana (area di competenza), l’ingegner Mario Liberatore: “Ringrazio i rappresentanti dei Comuni e delle imprese per il confronto pacato grazie al quale è possibile mettere in campo soluzioni oggettive e concrete. Confidiamo concretamente in un dissequestro in tempi rapidi, con riapertura limitate a una sola corsia per direzione, sulle due corsie centrali. Così sarà limitato il peso di carico sul viadotto, che comunque era già interdetto ai trasporti eccezionali”.
Il viadotto “Puleto” è un ponte a cinque campate per circa 200 metri totali. Presenta ammaloramenti nel sistema di appoggio, nei giunti e nei cordoli laterali e un degrado superficiale sulle pile e le spalle, con scopertura in alcune zone dei copriferri e l’ossidazione dei ferri di armatura, che tuttavia non pregiudicano la transitabilità del viadotto.
“Confermiamo inoltre – ha proseguito Liberatore – che il viadotto interessato era da tempo sotto monitoraggio da parte dei nostri tecnici. Le indagini e ispezioni effettuate sull’opera non avevano rilevato criticità strutturali. Rispettiamo comunque quanto predisposto dalla Procura, ma precisiamo che già da metà del mese di dicembre è in fase di cantierizzazione l’intervento di manutenzione straordinaria per l’adeguamento sistemico e strutturale del viadotto, per un valore di circa 3 milioni di euro. In particolare, l’intervento riguarda il risanamento del calcestruzzo, il miglioramento sismico dell’opera, il rifacimento dei giunti, il rifacimento dei cordoli e l’ammodernamento delle barriere laterali di sicurezza. La durata dei lavori, per la realizzazione dei quali non era prevista la sospensione del traffico, è preventivata in sei mesi. Valuteremo con l’impresa appaltatrice la possibilità di ridurre i tempi”. Sono in fase di ultimazione, inoltre, i lavori che da tempo coinvolgono l’uscita di Canili di Verghereto: tra dieci giorni riaprirà lo svincolo in direzione sud, e tra circa un mese in entrambe le direzioni.
I sindaci della Valle del Savio, che più vivono le ripercussioni negative che la chiusura dell’E45 ha avuto sul territorio, famiglie, imprese e servizi, hanno riportato le prime difficoltà oggettive. “Sono una cinquantina gli studenti della Valle del Savio, soprattutto dei Comuni di Verghereto e Bagno di Romagna, che ogni giorno frequentano gli istituti scolastici del versante toscano, in particolare a Sansepolcro. Per loro è impensabile un trasferimento giornaliero – ha riportato nei fatti i disagi degli abitanti il sindaco di Bagno di Romagna Marco Baccini -. Per ovviare almeno in parte ai disagi, in collaborazione con gli istituti scolastici, stiamo organizzando il trasferimento in convitto. E a Bagno di Romagna stiamo predisponendo un ambiente dove i ragazzi potranno partecipare alle lezioni scolastiche via web”. Agli studenti si aggiunge tutta la parte dei lavoratori pendolari “e la previsione neve complica, se possibile, ulteriormente le cose. E anche il comparto turistico ne risente, con disdette da chi sarebbe arrivato in Valle da Toscana e Umbria”.
Nella foto (di Lorenzo Aromanno), da sinistra: l’ingegner Anas Mario Liberatore, il sindaco di Cesenatico Matteo Gozzoli, il sindaco di Cervia Luca Coffari, il sindaco di Sarsina Enrico Cangini, il sindaco di Bagno di Romagna Marco Baccini, il sindaco di Cesena Paolo Lucchi, il presidente della Regione Stefano Bonaccini, il sindaco di Mercato Saraceno Monica Rossi e il sindaco di Verghereto Enrico Salvi